Il lettore scrive: "Rifiuti e dati (positivi) sulla differenziata. I cumuli di rifiuti sono stati considerati?"
del 2018-12-10
Nei giorni scorsi abbiamo intervistato il Commissario Caccamo il quale ha affrontanto varie tematiche in ordine alla situazione di Castelvetrano. Tra gli argomenti affrontati anche l’andamento della raccolta differenziata. A tal riguardo ci ha scritto Matteo Quartana: “Nella sua ultima intervista a questo giornale il Commissario Caccamo, fra tante difficoltà, incertezze e preoccupazioni, si è dimostrato particolarmente soddisfatto solo dell’andamento della raccolta differenziata che, a suo dire, nell’ultima rilevazione ha raggiunto il traguardo importante del 30% e sembra promettere un’ulteriore crescita.
In buona sostanza, da questa intervista viene fuori che, in tutto il territorio di Castelvetrano, l’unica cosa che funziona è la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Ora la domanda che mi viene da fare al Commissario è la seguente: in questo calcolo esibito sui risultati raggiunti sono compresi gli abbancamenti di spazzatura che continuano ad affliggere alcune zone del territorio comunale?
Come quello in fondo alla via Errante Vecchia, in contrada S. Teresa, dove c’è un abbancamento “storico” che sembra non preoccupare più nessuno. L’ultima volta che quell’area è stata bonificata, credo risalga a un anno fa.
Così, in mezzo ad uliveti e seminativi, a pochi passi da un bacino di raccolta d’acqua piovana scavato quest’anno, la spazzatura continua a disseminarsi ovunque e a costituire un grave pericolo di inquinamento ambientale.
Ho segnalato il problema ai vigili urbani e al funzionario responsabile del servizio rifiuti. Mi hanno risposto che non possono farci niente, che il problema di quella zona rurale è secondario rispetto alle emergenze del centro abitato, confermando, in questo modo, che gli abbancamenti continuano a formarsi un po’ ovunque.
A Triscina non sono mai cessati e le nostre spiagge sono piene di plastica arrivata dopo i nubifragi del mese scorso. Qualcuno si sta preoccupando di tutto questo? C’è il rischio di una incompleta comunicazione di dati che non fotografa esattamente quanto sta accadendo?
O, semplicemente, dobbiamo rassegnarci a un’altra stagione estiva, sarebbe la quarta, con l’emergenza rifiuti ancora irrisolta?