Teatro Selinus, lettera aperta al nostro Direttore: "La concessione del Teatro avvenga con più rigorosità"

Pubblichiamo la lettera aperta al nostro Direttore da parte di Stelio Emanuele in merito all'utilizzo del Teatro Selinus nell'auspicio che se ne faccia un uso che ne tuteli al massimo l'integrità:

 "Caro direttore,

la notizia del crollo di una attrezzatura all'interno del palco del "nostro" Teatro Selinus, e, per fortuna, che si è evitata una tragedia,da innamorato del "piccolo Massimo" di Castelvetrano mi ha molto amareggiato.

A prescindere dagli esiti sulle cause e su eventuali responsabilità che accerteranno le indagini, questo evento sembra essere un altro segnale negativo del livello di degrado della nostra comunità. Il Teatro Selinus è stato sempre uno dei simboli delle eccellenze della piccola capitale della Valle del Belìce, una bomboniera simbolo della storia più aulica del paese, che,anche per la sua età, è un gioiellino molto delicato nella sua fruizione, che necessita la massima cura,competenza,ed attenzione.

Mi giunge notizia che,mi auguro non vera, che sarebbe invalsa la prassi, da quando il Teatro,dopo gli annni lunghi di abbandono, è stato restaurato e recuperato nella sua bellezza, di consentirne con estrema facilità la fruizione, senza le dovute garanzie di cura e conservazione, in particolare alle scolaresche che, parrebbe, non sempre abbiano assicurato la massima cura e conservazione delle strutture e delle suppellettili della bomboniera.

Avvicinare i giovano al Teatro è scelta sacrosanta, però, senza voler accusare nessuno, in particolare i giovano studenti, è evidente che nel concedere la fruizione del gioiellino bisogna tener conto della sua fragilità e dello spirito particolarmente vivace che caratterizza la fase giovanile della vita, non da oggi ma da sempre.

Ricordo bene gli anni giovanili della mia generazione che, pur senza essere violenti, ed essendo tutti gli amici e compagni di scuola persone per bene, abbiamo commesso qualche birboneria non proprio rispettosa dei precetti di monsignor Della Casa. In conclusione, dunque, mi chiedo se non sia il caso in futuro,ottenuta di nuovo l'agibilità del Selinus, di essere molto più attenti e rigorosi nel concedere la fruizione del Teatro".

Stelio Manuele