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Viadotto del Belìce, il semaforo dal rosso "invisibile" tra manovre azzardate e pericoli continui

di: Francesca Capizzi - del 2017-12-07

Immagine articolo: Viadotto del Belìce, il semaforo dal rosso "invisibile" tra manovre azzardate e pericoli continui

Pericolo di incidenti sul Viadotto del Belice, che collega Menfi a Castelvetrano. Il senso unico alternato, attualmente regolato da due semafori non ferma “qualche automobilista”, che giornalmente “azzarda” ignorando il semaforo rosso e rischiando scontri frontali su uno dei ponti, considerati tra i più alti d’Italia.

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  • Lo scorso dicembre, dopo anni di attesa e lamentele da parte di tanti automobilisti,  sono cominciati i lavori di manutenzione straordinaria di messa in sicurezza. Una notizia molto attesa dalle popolazioni del Belice che transitano di frequente dall'unica arteria stradale moderna che collega il trapanese con la zona di Agrigento. 

    L’ appalto ha  previsto il rifacimento dei cordoli, la sostituzione dei giunti di dilatazione, la riqualificazione delle barriere di sicurezza e il ripristino della pavimentazione stradale. Con un senso unico alternato.

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  • Ed è proprio questo, oggi, il problema. Sono in tanti a lamentare di rischiare incidenti, a causa di automobilisti indisciplinati che ad alta velocità attraversano il ponte senza rispettare il semaforo.

    Un vero incubo - racconta un’insegnante che ogni giorno da Menfi si reca in provincia di Trapani - quando sono la prima della fila ho paura perché nonostante scatti il verde, mi trovo decine di macchine e di tir lanciati a velocità sostenuta nel senso opposto e che occludono la stretta via dell’unico passaggio. Si accodano a chi passa con il verde, nonostante sia scattato il rosso, rischiando uno scontro frontale. Qualcuno deve risolvere questo gravissimo problema perché non ci sono controlli”. 

    Il viadotto del Belice, fu costruito negli anni '70. Fu la scelta degli ingegneri dell' epoca di superare la valle del fiume con un ponte, per l' epoca davvero avveniristico. La struttura, lunga oltre due chilometri, sorvola la vallata con campate tenute da piloni in cemento che in alcuni punti superano gli 80 metri di altezza. Nel suo tratto centrale raggiunge la massima altezza dove, in presenza di vento, con le attuali  condizioni, gli automobilisti e i mezzi pesanti hanno sempre registrato notevoli difficoltà.

    E proprio per questo motivo è stato, negli anni, sede di gravi incidenti e anche di suicidi che, in presenza di barriere protettive molto basse e non certo adeguate all' altezza del ponte, hanno permesso a qualcuno di usarlo anche per chiudere i conti con la propria esistenza.

    I lavori di messa in sicurezza sono svolti da una ditta incaricata dall’Anas e il tratto di strada interessato è  la strada statale 115.  L’Anas ha fatto sapere che l’impianto semaforico non è guasto ed è quindi regolare.

    I due semafori sono distanti 800 metri e le fasi semaforiche sono regolate in maniera corretta - dicono dall’Anas - Entrambi i semafori, infatti, rimangono rossi per un tempo congruo a consentire il transito in sicurezza. La presenza del ponteggio, inoltre, non consente la rimozione dell’impianto semaforico durante le ore notturne. Eventuali situazioni o comportamenti discordanti da quanto riportato, costituiscono mere violazioni al codice della strada, oggetto di sanzione da parte delle forze dell’ordine”. 

    I dirigenti della polizia stradale di Trapani e di Agrigento, Nicolò D’Angelo e Andrea Morreale hanno assicurato che faranno ogni sforzo per incrementare la vigilanza in quel tratto di strada, sanzionando ogni violazione al codice della strada e cercando di rendere fluido il traffico su quel tratto interessato dai lavori.

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