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Cambio euro dollaro: la previsione di primavera

del 2017-03-29

Immagine articolo: Cambio euro dollaro: la previsione di primavera

Come si evolverà il cambio euro dollaro nel corso dell'attuale primavera? Il dollaro statunitense confermerà le proprie prospettive di forza espresse sul finire del 2016, o il mercato delle valute è destinato a un repentino cambio di tendenza? Cerchiamo di riassumere alcuni degli aspetti fondamentali che potrebbero interessare tutti i trader sul Forex, con particolare riferimento alla previsione cambio euro. 

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  • Dollaro: uno scenario di debolezza (forse) inaspettato 

    Cominciamo con il dollaro, che nel corso delle ultime sessioni ha riscoperto livelli minimi che non toccava dall'ultimo periodo elettorale. Per comprendere per quali motivi la valuta statunitense si stia dirigendo in questa condizione di scarsa incisività, bisogna guardare principalmente all'incertezza politiche che si sta accumulando sui cieli a stelle e strisce. 

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  • L'approccio della nuova amministrazione guidata da Donald Trump sembra infatti essere incerto e tentennante, e i primi (tentati) provvedimenti del tycoon si sono rivelati un fallimento. Tale è stata, ad esempio, la recente tentata riforma sanitaria che avrebbe dovuto affossare l'Obamacare e che invece si è rivelata un flop: a Trump son mancati i numeri, e al leader della Camera Ryan non è rimasto far altro che stralciare il provvedimento dall'agenda. 

    Con un simile scivolone alle spalle, e con tanti appuntamenti di rilievo in futuro, agli analisti non rimane altro da fare che domandarsi come potrà Trump compattare un partito sul più importante provvedimento di riforma fiscale, se non è riuscito a farlo su un tema in cui avrebbe dovuto essere più facilmente vincente. 

    Euro: Bce verso normalizzazione? 

    Se il dollaro non sta vivendo condizioni di grande forza, lo stesso non si può certamente dire per l'euro, anche se in fondo la valuta unica europea dovrà tenere comunque in considerazione alcune variabili di grande spessore che potrebbero condizionarne il recupero rispetto alla "collega" d'oltre Oceano. 

    In ambito eurozona a tenere banco sono le politiche della Banca Centrale Europea: sta montando in queste settimane (e lo stesso dovrebbe accadere prossimamente) l'idea che l'istituto monetario possa gradualmente andare a rimuovere le misure di stimolo e accelerare l'iter verso la normalizzazione. Se così fosse, l'euro ne trarrebbe certamente dei benefici, soprattutto se nel contempo la policy della Fed dovesse andare incontro a qualche rallentamento. 

    Non mancano tuttavia anche nei confronti dell'euro dei rischi che sarebbe opportuno non sottovalutare. Su tutti, il ricco e complesso calendario elettorale che potrebbe turbare qualche serenità: il timore principale è infatti che forze populiste e antieuropeiste possano avere la meglio, complicando i piani di sviluppo comunitario. 

    Ad ogni modo, per le ragioni di cui sopra riteniamo di poter esprimere previsioni cambio euro dollaro tendenzialmente favorevoli per la valuta unica. Riteniamo insomma che nei prossimi mesi l'euro possa andare a recuperare parte del terreno perso in questi anni contro il dollaro statunitense, supportato da dati macro in corso di miglioramento e dalla convinzione che la Bce andrà a discutere in tempi rapidi di un possibile tapering dall'inizio del 2018 o, nelle ipotesi in cui le condizioni riuscissero a suggerirlo, anche prima. Sul dollaro peserà invece l'incertezza politica e la possibilità che la Fed abbia difficoltà nell'applicare il percorso di rialzo tassi preventivato.

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