Il Dott. Pace risponde a Don Leo: "Un'altalena per bimbi disabili non deturpa il Duomo"
del 2014-07-24

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta inidirizzata alla Redazione dal Dott. Paolo Pace, Responsabile per Castelvetrano dell' UONPI, Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia, in merito alle dichiarazioni di Don Leo De Simone sulla "discussa" collocazione delle altalene per bimbi disabili accanto la Chiesa Madre: "Voglia accogliere le personali osservazioni relative al perentorio articolo del locale Arciprete sulla " bruttura affiancata al monumento", uno dei monumenti ( come non condividere) più belli e significativi del "500" europeo.

Come il nostro Duomo possa rimanere deturpato dalla contiguità laterale di un' altalena per disabili rientra nel codice delle valutazioni estetiche personali, assodato che l' occhio dell' estensore come quello di tanti altri non rientra nella categoria dell'OCCHIO universale.
Benaltre considerazioni merita l'articolo quando il locale Arciprete si inerpica sui rocciosi sentieri del giudizio, tralasciando il sentiero della valutazione. Perchè tacciare gli altri, sempre gli altri, di provincialismo, di far perdere a Castelvetrano le occasioni per diventare una grande città, mah.................questo rientra nel codice Kantiano del giudizio che meriterebbe maggiore prudenza.

Non foss' altro che l'estensore del perentorio articolo salta a piè pari e anche dispari la storia culturale e sociale dell' Associazione ''LIUDA" che anche in passato, di concerto con l'Amministrazione Comunale e l' Unità di Neuropsichiatria Infantile di Castelvetrano si era resa promotrice di iniziative non propriamente provinciali come l' acquisto ( grazie agli europei castelvetranesi) di un puntatore oculare, un dispositivo tecnologico di ultima generazione che consente, a chi non ne ha la possibilità, di interagire con il mondo aprendone le finestre informatiche soltanto attraverso il battito delle palpebre.
L' altalena per i disabili si pone su questa scia di solidarietà socioculturale e probabilmente ( non voglio essere perentorio) il locale arciprete non la troverà nelle grandi città italiane citate. Castelvetrano se la ritrova.
Nella speranza che ognuno si apra ad una proficua contaminazione culturale, voglia pregmo Direttore, gradire i sensi di una distinta stima".