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"Io, partannese, a pochi metri dal tragico attentato di Londra e quell'incubo in pieno giorno"

del 2017-03-28

Immagine articolo: "Io, partannese, a pochi metri dal tragico attentato di Londra e quell'incubo in pieno giorno"

Non abbiamo visto ció che stava accadendo, abbiamo solo sentito urlare e visto gente correre che gridava ‘run run’ (corri corri). Siamo stati sul luogo dell’attentato non esagerando 5 minuti prima, giusto il tempo di fare il giro della struttura del Parlamento”.

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  • Inizia così il racconto di una giornata che mai due giovani, Gaspare Milano, partannese 26enne, studente ingegneria navale, e la fidanzata Erika Adami ragazza ligure, dimenticheranno. Era lo scorso 22  Marzo  e la coppia di fidanzati girava per le vie di Londra quando il caso ha voluto che si trovassero a pochi metri da dove c’è stato l’ultimo attacco terroristico a Londra.

    Paura, angoscia e l’incredulità per essere stati aiutati dal fato ad essere a poche centinaia di metri da dove Khalid Masood, 52 anni, insegnante con precedenti penali, sul ponte di Westminster ha ucciso tre persone prima di essere ucciso a sua volta.

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  • Abbiamo intervistato Gaspare per farci raccontare meglio cosa ricorda di quei concitati momenti.  Gaspare, intanto come state tu e la tua fidanzata?

    Stiamo bene ma ci siamo molto spaventati...

    Raccontaci quel giorno...

    Io e la mia ragazza eravamo in vacanza a Londra. Quel pomeriggio avevamo deciso di visitare Westminster. Siamo arrivati con la metro alla stazione più vicina che é praticamente sotto il Big Ben. Saranno state le 14:25 – 14.27. Ad un certo punto inizia la confusione.

    Non sapevamo cosa fosse successo, abbiamo visto solo persone che correvano allontanandosi dal parlamento che urlavano ‘run, run’. Sentivamo la gente urlare ci siamo allontanati subito intuendo che fosse successo qualcosa di grave perchè arrivavano ambulanze e polizia senza fine.

    Esattamente dove eravate al momento di quella folle corsa dell’attentatore?

    Nel momento dell'impatto eravamo sul lato opposto del Parlamento. Non siamo rimasti coinvolti perché abbiamo costeggiato l'edificio. Eravamo nel luogo dell'attentato qualche minuto prima dello schianto della macchina. Abbiamo avuto la grande fortuna di spostarci dal punto in cui l'attentatore si é schiantato e, successivamente, colpito la guardia pochi minuti prima che accadesse il tutto.

    Avete capito subito che c’era stato un attentato?

    Nessuno sapeva esattamente cosa fosse successo ma tutti correvano perché la polizia aveva detto di farlo. Inizialmente sembrava che un uomo stesse sparando sulla folla, il quartiere di Westminster, dove è accaduto il tutto, è molto turistico e molto affollato.

    Cosa avete fatto dopo che c’era stato l’attentato?

    Siamo entrati in un museo per capire cosa fosse successo collegandoci ad un wifi (che non funzionava tra l'altro) e, in quel momento, sono arrivate chiamate e messaggi. Lì ci hanno spiegato cosa stava succedendo e se stavamo bene, sempre al museo, ci aggiornavano su quello che succedeva fuori.

    Grazie Gaspare per aver condiviso con i nostri lettori il ricordo di questa giornata che rimarrà impresso nella vostra mente per tutta la vita, nell’auspicio che sia l’ultimo di questa lunga e tragica serie.

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