Gibellina, la Montagna di sale rischia lo "sfratto"? Il Comune pronto a dare battaglia
di: Federico Pier Paolo Indelicato - del 2018-05-08
La proprietà dell’area ove è installata l'opera d'arte "Montagne di sale" a Gibellina è stata rivendicata da un privato. E’ quanto ha riferito, lo scorso 2 maggio, il Sindaco Sutera al Consiglio Comunale.
La vicenda parte negli anni 90 quando il Comune ebbe ad espropriare il terreno dove oggi sorge l'opera d'arte di Mimmo Paladino. Pare che l’atto non sia stato trascritto e che il vecchio proprietario abbia venduto il sito a terzi che adesso rivendicano il diritto di proprietà del terreno.
“L'amministrazione comunale, ha dichiarato il primo cittadino, si sta attivando per conferire incarico ad un legale per tutelare il patrimonio artistico-culturale dell'ente e manifesta contrarietà a siffatta rivendicazione.
L'Amministrazione comunale non è contraria alle nuove tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili, tuttavia Gibellina, quale città d'arte, non può essere danneggiata dall'installazione incontrollata di tali impianti. Tuteleremo al meglio il patrimonio artistico ed ambientale del territorio comunale”.
L'opera veniva concepita come scenografia nel 1990 de "La sposa di Messina" di Friedrich Schiller, mandata in scena a Gibellina in occasione delle Orestiadi. Successivamente si decise per l'istallazione definitiva presso il Baglio Di Stefano che rappresenta un importante museo di arte contemporanea, fonte di attrazione turistica per Gibellina. Un patrimonio artistico da tutelare nell'interesse di Gibellina e dei gibellinesi aldilà delle contese giudiziarie che non possono non tener conto dell'interesse artistico di Gibellina per questa opera all'aperto che rappresenta un patrimonio inestimabile per Gibellina.
