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"Ricordando quella volta a Sarabanda su Italia 1". Intervista al gibellinese Pietro Pedone

del 2015-11-01

Ognuno di noi coltiva passioni, che vanno al di la del nostro aspetto “quotidiano”, sia esso quello di professionista, operaio, musicista, o impiegato per esempio, come Pietro Pedone di Santa Ninfa. La sua innata passione per la musica nasce all’età di 9 anni, per passare tra trascorsi in radio, approdando al programma “Sarabanda” anni fa. Il segreto è essere “grandi dentro” per farsi strada in ogni sfida, e nella vita.

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  • La redazione di Castelvetranonews.it ha posto delle domande a Pietro Pedone.

    Come nasce la tua passione per la musica?

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  • Sin da piccolo nutro amore per la musica, infatti suono nella banda musicale del paese dall'età di 9 anni. Da piccolo ero innamorato della canzone “il ragazzo della via Gluck” di Celentano e spesso la canticchiavo. E poi in genere ho cantato le canzoni di Morandi, Battisti, ecc.

    Ci parli della tua esperienza alla radio

    Sul finire degli anni ‘70 a Gibellina, così come nei paesi limitrofi, c'è stata l'apertura delle varie radio libere ed io sono stato un dj di punta di quel tempo per Gibellina. Ho condotto la Hit parade, aperitivo musicale, poi un programma mattutino “Pronto buongiorno è la sveglia” ed anche il giornale di r.g. sui 90 mhz della modulazione di frequenza.

    Come nasce l’idea di un programma a quiz su Radio Gibellina?

    L’allora presidente della radio era il dott. Cangelosi Leonardo, e la sera di natale desiderava regalare un po’ di spensieratezza ai gibellinesi, organizzando ed anche conducendo in prima persona il programma, che funzionava in questo modo: faceva la domanda di cultura generale, sport, storia ecc. , e le persone da casa dovevano rispondere esattamente. Chi per primo dava la risposta esatta, vinceva un premio che veniva consegnato a casa da babbo natale, in realtà un dj della radio stessa. Quindi si creava tutta una festa. I regali erano messi a disposizione da parte dei vari commercianti di Gibellina ma anche dei paesi confinanti, ed erano tanti.

    Poi decidi di metterti in gioco, partecipando a ‘Sarabanda’. Ci racconti di quest’altra esperienza?

    Nell'anno 2000, guardando tutte le sere su Italia 1 il programma Sarabanda, ho voluto tentare la partecipazione telefonando alla redazione. Dopo qualche tempo, sono stato invitato a Mondello a fare il provino,  che a mia sorpresa ho superato. Dopo una quindicina di giorni, mi hanno richiamato per partecipare ad una puntata a Roma. Mi sembrava uno scherzo ma, invece era tutto vero: avevo superato la fila di persone che si erano presentati a Palermo e avevano scelto proprio me.

    Come è andato il gioco?

    In quel tempo, la campionessa in carica era la cosiddetta "professora", bravissima. Io comunque non mi comportai male, riuscendo ad arrivare alla semifinale e poi allo spareggio, per accedere al famoso 7 x 30. Non riuscii a rispondere in tempo utile al motivo di Claudio Baglioni, “amore bello”  ed uscii di scena.  

    Quanto era il monte premi?

    In quella puntata, c'erano in palio £ 740.000.000.

    Oltre alla passione della musica, cosa fai nella vita?

    E' dal novembre del 1979 che sono impiegato comunale. Per circa 5 anni sono stato anche ragioniere capo. Nella vita, bisogna essere grandi dentro ed io mi sento, con la mia preparazione, di non avere paura di nessuno.

    Grazie per la gentile intervista concessaci.

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