"L'incontro con Nanni Moretti alla presentazione del nuovo film e quella risata strappata con la battuta della Palombella"
L'emozionante incontro con Nanni Moretti raccontato da Gigi Simanella
di: Luigi Simanella - del 2024-11-24
Ed eccomi nuovamente nella mia tanto amata Castelvetrano. E pensare che l'altro ieri sera, venerdì 22 novembre u.s., mi trovavo ancora a Civitavecchia, presso il locale Cineteatro “Buonarroti” ad assistere alla proiezione del nuovo film, prodotto da Nanni Moretti, “Vittoria”. E’ stato lo stesso Moretti che, insieme al regista Alessandro Cassigoli, c’hanno onorato con la loro presenza, presentando il film a una platea al gran completo e rispondendo, alla fine della proiezione, a tutte le domande che il pubblico ha voluto porgere loro.
Si potrebbe dire che la trama tratta la solita storia d’amore, ma lo fa in maniera garbata e intelligente, coinvolgendo lo spettatore in una girandola d’emozioni non prive di pura e spontanea emotività. E’ la storia d’una donna sulla quarantina, Jasmine, felicemente sposata con Rino, e madre di tre maschi. Lei, forse inconsciamente, avrebbe voluto avere anche una figlia femmina ed è proprio questo suo regresso desiderio che la porta a sognare, quasi tutte le notti, una bambina bionda che le corre incontro per essere abbracciata. E’ da questo sogno che nasce in lei un forte desiderio di volere adottare, a qualsiasi costo, una bambina.
Dopo un lunghissimo e travagliato iter, che mette a nudo la sua relazione sia con i figli sia col marito, riesce a convincerli ad aiutarla a soddisfare questo suo, diventato oramai, vero e proprio bisogno di vita. Il film si basa s’una storia vera, accaduta nel 2016, proprio a due persone che si chiamano come gli attori, Jasmine e Rino, e di tutto il percorso che hanno dovuto seguire per arrivare all’adozione d’una splendida bambina.
Il film è stato molto emozionante e ha soddisfatto le esigenze di chi, come me, è andato a vederlo. Ciliegina sulla torta la disponibilità di Moretti, uno dei miei registi preferiti che seguo dai tempi di “Palombella Rossa”, a farsi un selfie. Quando gli ho fatto la battuta della palombella, s’è messo a ridere; cosa che non m’aspettavo a causa del suo apparente carattere tenebroso del quale, però, mi sono dovuto ricredere.