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Un castelvetranese dietro l’emanazione di importante decreto del Ministero Istruzione

del 2014-05-31

Immagine articolo: Un castelvetranese dietro l’emanazione di importante decreto del Ministero Istruzione

E’ stato colto un grande successo dai docenti, cosiddetti “idonei”, che hanno superato tutte le prove del duro e selettivo concorso a cattedra del 2012 bandito dall’allora ministro dell’istruzione Profumo. Infatti, dopo una dura trattativa condotta da una delegazione composta da cinque docenti idonei, il ministro Giannini, il 23 maggio scorso, ha emanato il decreto n. 356 che sancisce, dall’anno scolastico 2014/15, lo scorrimento delle graduatorie di merito del concorso a cattedra del 2012.

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  • Tale decreto, all’art.1 comma 1, recita: “I candidati inseriti a pieno titolo nelle graduatorie di merito del concorso ordinario per il reclutamento di personale docente bandito con il decreto del Direttore generale per il personale scolastico 24 settembre 2012, n. 82, ma non collocati in posizione utile tale da risultare vincitori, hanno titolo, a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015, ad essere destinatari di contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, in subordine ai vincitori, …., nei limiti del 50 per cento dei posti previsti per il concorso ai sensi dell’articolo 399, comma 1, del decreto legislativo n. 297 del 1994…”

    Questo notevole risultato è il frutto di una lunga e coraggiosa trattativa politica tra i docenti idonei ed il Miur. Un ruolo chiave in questa trattativa lo ha avuto il castelvetranese Giuseppe Curia, anche lui docente idoneo al concorso e componente della segreteria del PD di Castelvetrano con delega alla scuola e alla formazione professionale.

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  • Il cittadino castelvetranese è infatti fondatore e amministratore del gruppo facebook “Coordinamento nazionale degli idonei al concorso a cattedra” che conta circa 3500 membri in tutta Italia (https://www.facebook.com/groups/idonei.concorso.a.cattedra/), nonché componente della delegazione che ha condotto le trattative al Miur con il dott. Fusacchia, capo gabinetto del ministro Giannini. 

    La controversia tra docenti idonei e Miur è nata già al momento dell’emissione del bando Profumo, in quanto questo prevedeva l’assunzione in ruolo entro un biennio dei soli circa 11.500 docenti che rientravano entro i posti banditi, mentre i docenti idonei, benché avessero superato il lungo concorso e si trovassero in graduatoria di merito, sarebbero stati semplicemente “cestinati”. Tale bando però contravveniva alle disposizioni del cosiddetto “Testo Unico della scuola” (Decreto Legislativo n. 297 del 94), in base al quale (art. 400, comma 19) “conseguono la nomina i candidati che si collocano in una posizione utile in relazione al numero delle cattedre o posti eventualmente disponibili”, senza distinzione tra coloro che si sono collocati in graduatoria come vincitori o idonei. Per cui lo scorrimento delle graduatorie di merito del concorso, nelle regioni e nelle classi di concorso ove nascesse una disponibilità di posti, è una procedura ampiamente prevista dalla legge.

    Se questo non bastasse, la legge del 30 ottobre 2013 n. 125, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, prevede, all’art. 4, per le amministrazioni dello Stato, che l’autorizzazione all’avvio di nuove procedure concorsuali è subordinato alla verifica dell’avvenuta immissione di tutti i vincitori di concorso e dell’assenza di idonei utilmente collocati nelle proprie graduatorie ancora vigenti.  

    I docenti idonei, già da settembre del 2013, hanno intrapreso una battaglia con il Miur su più fronti. Innanzitutto hanno aderito al gruppo facebook sopra citato per avere una piattaforma comune in cui discutere e confrontarsi. Successivamente hanno aderito in massa ad un ricorso collettivo al Tar Lazio proposto dal sindacato Anief, per impugnare le disposizioni del bando Profumo che contrastavano con il Testo Unico della scuola. 

    Ma la battaglia più importante è stata condotta sul piano politico. Già il 28 febbraio scorso, un folto gruppo di docenti idonei ha manifestato in viale Trastevere a Roma, davanti la sede del Miur. Quel giorno stesso, la delegazione è stata ricevuta dal dott. Fusacchia, appena insediatosi all’indomani della nascita del governo Renzi, esponendo i fondati motivi della protesta. Ma la svolta vera è avvenuta il 20 maggio scorso, quando finalmente il Miur, prima del pronunciamento del Tar Lazio, ha riconvocato la delegazione dei docenti idonei, comunicando l’accoglimento delle loro tesi. A suggello di quell’incontro, il ministro Giannini ha emanato il decreto n. 356 del 23/05/2014 sopra citato, con il quale sancisce lo scorrimento delle graduatorie di merito così come previsto dal Testo Unico.  

     

    In foto la delegazione trattante dinanzi il Ministero

    Da sinistra a destra: Angelo Palumbo (Campania), Maria Luisa Bove (Campania), Giuseppe Curia (Sicilia, Castelvetrano), Annalisa Paratore (Siracusa, Sicilia), Enrico Defranchi (Liguria). 

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