Boom del gioco on line e off line. La Legge di Stabilità aumenta la tassazione

Giocare si, ma in maniera disciplinata ed intelligente evitando l’aumento del fenomeno della ludopatia attraverso una regolamentazione che allo stesso tempo non si traduca in un danno per le casse erariali sempre più bisognose degli introiti derivanti dal gioco on line.  

Con queste premesse nell’ambito della Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208 del 28.12.2015) sono state apportate diverse modifiche all’impianto legislativo italiano nel campo dei giochi, lotterie, slot machine e non solo. Altro importante obiettivo è stato quello di attrarre materia imponibile nel territorio italiano con riferimento alla tanto discussa questione relativa al posizionamento dei server.  

Volendo addentrarci nel dettaglio delle modifiche apportate a partire dal 2016, è possibile constatare che il PREU (prelievo erariale unico)  relativo alle newslot è passato dal 13 al 17,5%; dalla stessa data la percentuale destinata alle vincite - pay-out - non può essere inferiore al 70%. Il PREU è stato altresì aumentato dal 5 al 5,5 per cento con riguardo alle video lottery terminal (apparecchi in rete telematica che si attivano solo in presenza di un collegamento alla rete stessa e che possono essere installati solo in sale destinate all’attività di gioco).  

Ai centri di scommesse on line non autorizzati (ovvero quei soggetti che, in attesa della concessione governativa, offrono comunque scommesse con vincite in Italia senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli) è stato dato tempo fino al 31 gennaio 2016 al fine di regolarizzare la propria posizione.Questo dovrebbe incrementare gli introiti provenienti dai siti di gioco come casino.com provvisti di regolare licenza AAMS.

Nell’ottica di porre un freno al boom del gioco on line e off line, nonostante il periodo di recessione economica, è stato previsto il divieto di mandare in onda spot su radio e tv generalisti che, in qualsiasi modo, abbiano come obiettivo quello di stimolare la partecipazione al gioco. Tale divieto non vale, invece, per i media specializzati in cui sarà, invece, consentita la pubblicizzazione.  

Altra importante previsione che avrà importanti ricadute per le casse statali italiane è la presunzione di  sussistenza di una stabile organizzazione in Italia degli operatori stranieri che raccolgono scommesse nel nostro Paese. Nello specifico è previsto che qualora nell’arco di sei mesi uno o più soggetti residenti raccolga scommesse, per conto di soggetti esteri non residenti, o eroghi premi per un totale di 500 Mila Euro, in tale ipotesi l’Agenzia delle entrate convocherà in contraddittorio i gestori ed il soggetto estero. Qualora questi non siano in grado di fornire prova contraria concernente la sussistenza della stabile organizzazione allora in tal caso l’Agenzia delle entrate è legittimata ad emettere un avviso di accertamento, liquidando la maggiore imposta e le relative sanzioni.  

Dagli operatori del settore era attesa da tempo una regolamentazione che in parte è arrivata nonostante siano ancora tanti gli aspetti da regolamentare al fine di poter considerare la legislazione italiana dei giochi allo stesso livello di altri paesi. Da una disciplina ordinata ed equa potrebbe derivare un contemperamento delle esigenze sia erariali che degli operatori del settore senza rinunciare, allo stesso tempo, all’obiettivo di arginare il fenomeno della ludopatia.