Provincia, 108 precari quasi stabilizzati rischiano di perdere tutto. Ricorso al giudice del lavoro per i precari
(fonte: La Sicilia.it) - del 2013-08-02
E' muro contro muro tra la Provincia e i suoi precari. Ben 108 hanno deciso di fare ricorso al giudice del lavoro per ottenere l'annullamento della delibera del 30 maggio che ha cancellato il percorso che sta per portarli alla stabilizzazione. Il commissario straordinario Darco Pellos ha dovuto prendere atto dei rilievi della Corte dei Conti ed ha bloccato la linea che era stata tracciata da altri due provvedimenti commissariali del 12 e 31 dicembre dell'anno scorso. Portavano la firma del commissario Luciana Giammanco che aveva preso il posto del presidente dimissionario Mimmo Turano.
Da quasi stabilizzati i 108 sono tornati a essere nella condizione iniziale, quella di precari. Una situazione ancora più difficile dopo la decisione dell'Assemblea regionale siciliana di abolire le Province. Da qui la reazione che ha portato al confronto a colpi di carta bollata. L'amministrazione provinciale ha deciso di costituirsi in giudizio. La causa è nelle mani dell'ufficio legale ed è stata affidata ad Antonino Barbiera e Maria Stella Porretto. La prima udienza si terrà il prossimo 21 agosto.
E' un ricorso d'urgenza e punta a ristabilire le fasi procedurali che stavano determinando la stabilizzazione di questa parte dei precari della Provincia. Pellos ha motivato l'annullamento in autotutela riprendendo, punto su punto, i rilievi critici della Corte dei Conti. La vertenza precari è ormai inserita in una questione più ampia che è quella del futuro del personale delle Province. Con la loro abolizione dovranno trovare una nuova collocazione all'interno dell'istituzione dei consorzi di Comuni.
Più volte i deputati regionali di maggioranza hanno rassicurato sulle prospettive del personale garantendo che non ci sarà alcun rischio per i posti di lavoro. Ma per i precari si tratta soltanto di un capitolo di una storia che è ormai infinita e che rimanda ad una stabilizzazione che sembrava a portata di mano. Il giudice del lavoro potrà mettere un primo punto fermo. Dovrà infatti dire se sono stati colpiti gli interessi legittimi dei ricorrenti.
