Riconoscimento al Premio Letterario Nazionale "Paolo Amato" 2019 per il santaninfese Gaspare Falcetta

Riconoscimento al Premio Letterario Nazionale "Paolo Amato" 2019 organizzato dall'omonimo Circolo Culturale di Ciminna (PA) , per il Santaninfese Gaspare Falcetta che tra 112 artisti provenienti da tutt'Italia, con l'opera intitolata "Società ci(vile)" si è aggiudicato la" Segnalazione di merito" nella sezione A, poesie in lingua italiana. Questa poesia, dice l'autore, nasce dall'osservazione dell'uomo di oggi e della società consequenziale al raggruppamento di più uomini.

A mio modo di vedere siamo in una fase di decadenza morale che ha raggiunto livelli inaccettabili e che va corretta immediatamente. Non si può continuare a ignorare la povertà e vivere nella ricchezza sprecona, non si può continuare a spendere risorse pubbliche per campagne contro alcol, fumo, gioco d'azzardo ecc. e contemporaneamente continuare a produrre "Legalmente" questi " Prodotti" addirittura con mercato monopolizzato, non si può predicare la pace continuando a costruire le armi.

Penso sia urgente invertire la rotta ed avere un po di coerenza per fare seguire alle parole, agli slogan pubblicitari, all'apparenza; i fatti, la sostanza. Questa poesia, nel suo piccolo, vuole essere un grido di allarme che spero sia colto da molti e possa servire per fermarsi qualche minuto a pensare al nostro futuro e soprattutto a quello dei nostri figli e decidere se continuare a viaggiare a folle velocità su una macchina fuori controllo o rallentare e perché no, se necessario, fare qualche passo indietro per imboccare la retta via della giustizia e della vera pace.

Non tutto si può acquistare con i soldi, soprattutto la felicità e anche se è vero che errare è umano, nessuno ne è immune, è altrettanto umano impegnarsi per errare il meno possibile. 

Società (ci)vile 

In una società che vive nell'assurdo il concreto non è più considerato basta avere un po' di soldi nella borsa e dai più come un signore sei guardato. 

Basta mettersi a gridare un po' più forte per pretendere di aver sempre ragione non importa realmente ciò che si urla ma l'effetto che si ottiene sulla folla. 

Può accadere che in difesa di una mosca c'è chi si incatena a oltranza sotto un ponte, mentre all'angolo un barbone scrive aiuto ma nessuno dei passanti gli risponde. 

Lui non urla, dunque, non avrà mai ragione, se sta lì, beh, se la sarà cercata, si distoglie per un attimo lo sguardo e per tutti, è già acqua passata. 

Ma quell'anima straziata in quel cartone nel suo umile silenzio di dolore è un'assordante grido alle coscienze di tutti gli uomini degni di quel nome. 

Altrove poi si predica la pace dei morti in guerra in piazza è la bandiera ma le fabbriche di armi son legali, i proprietari pagano le tasse e ogni sera per quei morti fanno una preghiera.                                                           

Gaspare Falcetta