Continuano i lavori nel porto di Selinunte. Le alghe saranno trasportate nella spiaggetta del depuratore
del 2018-03-25
E mentre si contano i danni che il “marrobbio” ha causato alle imbarcazioni di Mariella di Selinunte, è arrivata la chiatta per continuare a bonificare tutta la parte interna del porto invasa ancora dalle alghe e dalla sabbia.
I pescatori non sanno più a quale “Santo votarsi”, probabilmente a quello della ”pazienza”, che sta mettendo a dura prova il loro stato d’animo e soprattutto le loro tasche. La chiatta dice uno dei pescatori Giacomo Russo: ”era indispensabile, di certo rispetto agli altri interventi degli anni passati la ditta che sta lavorando sta facendo un ottimo lavoro anche se le nostre barche soffrono perché costrette a stare una vicina all’altra tutte legate e alla fine inevitabilmente hanno subito danni seri a causa del marrobbio delle scorse notti.”
La chiatta è piccolina, ci vorrà del tempo per arrivare a fare tutto il suo percorso di prelievo, ma già sono centinaia le tonnellate di alghe accatastate sulla sabbia in attesa di essere trasportate in altro sito.
L’ingegnere del Genio Civile Giuseppe Pirrrello conferma: ” le alghe dopo un attento esame tossicologico sono in buona salute, non sono inquinate e questo ci consentirà come prevede la legge di posizionarla pensiamo noi nella spiaggetta del depuratore. Per questo la prossima settimana convocheremo un tavolo tecncico tra tutti gli enti preposti per approvare il progetto di posizionamento della posidonia dal sito attuale davanti al mercatino ittico ad altro.”
L’assessore regionale Edy Falcone spinto anche dall’onorevole Mimmo Turano e Tony Scilla, segue quasi giornalmente il corso dei lavori, soprattutto dopo che è collassata in mare quasi tutta la banchina lato terra, di attracco delle barche per una serie di motivi, che probabilmente saranno al vaglio degli organi preposti.
Entro maggio sarà pronto il progetto per la riqualificazione totale del porticciolo che avrà un costo di oltre 900.000 euro e si spera che vengano spesi con competenza e maestria senza esperimenti e sprechi di sorta come avvenuto negli ultimi decenni.
"La priorità -conclude l’ingegnere Pirrello- è quella di effettuare una indagine sulle fondazioni della banchina per capire come si deve intervenire".
Di certo il Comune, i cui Commissari avevano previsto già un intervento di consolidamento di questa banchina per un importo di 13.000 euro, con lavori che erano stati appaltati ad una ditta di Marsala, risparmierà questa cifra.
I pescatori comunque con le barche, anche se pur danneggiate, riescono adesso ad uscire dal porto fino a qualche settimana fa intransitabile.
