Fondazione di Selinunte, nuovi scavi ne mettono in discussione la data
del 2012-06-02
(ph. Foto: Francesco Scaringi)
La nuova campagna di scavi e di ricerche all’interno dell’Acropoli di Selinunte mette in discussione la datazione della fondazione di Selinunte che gli studiosi segnano tra il 624 e il 649 A.C. Una nuova teoria, che apre nuovi scenari agli studiosi, emersa alla conclusione della campagna archeologica, finanziata grazie alla convenzione tra l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e l “Institute of Fine Art della New York University, e diretta dal professore Clemente Marconi.
Le ricerche in corso, intanto, hanno condotto ad una rilettura dell’architettura del Tempio B, un edificio di culto ellenistico, meno conosciuto, che sorge sull’Acropoli a nord- est del famoso tempio C. Gli studi e gli scavi hanno chiarito la cronologia del monumento, che adesso si data intorno al 300 A.C. Sono stati riconosciuti tutti gli elementi architettonici che definiscono esattamente l’elevato e la copertura del tempietto.
Alcuni saggi archeologici in profondità, nella stessa zona, realizzati tra il tempio B e il Megaron, hanno portato alla scoperta di elementi di strutture e materiale di epoca arcaica, risalenti alla metà del VII° Sec. A.C, e riferibili al primo insediamento coloniale. Gli approfondimenti stratigrafici, hanno evidenziato inoltre, la presenza di reperti della media e tarda età del Bronzo.
Caterina Greco, direttore del Parco spiega l’importanza dei risultati degli scavi :”Queste scoperte sono importanti per due ragioni :la prima è che è stato accertato che in quest’area del Santuario dell’Acropoli, i livelli di frequentazione più antichi dell’età ellenistica, non sono stati mai scavati e dunque in questa zona, la possibilità di effettuare saggi in profondità è molto promettente , grazie alla conservazione delle stratigrafie, praticamente intatte.
Per la prima volta, continua il direttore del Parco, inoltre, sono stati trovati sulla collina dell’Acropoli, tracce di materiale riferibile al più antico insediamento coloniale ed anche a frequentazioni riferibili ad epoche ancora più antiche, rispetto alla fondazione della Colonia greca. Si tratta di scoperte che potrebbero ridisegnare la storia della grande colonia selinuntina che continua a custodire tesori. Sempre sull’Acropoli parte del ponteggio del tempio C è stato rimosso dopo i lavori di consolidamento e si sta lavorando al restauro dei due capitelli, finanziato dalla Protezione Civile della Presidenza della Regione siciliana”.