(VIDEO) Presentato il Battistero Paleocristiano del Parco Archeologico. Intervista ad Enrico Caruso e Sebastiano Tusa

E' stato presentato nella giornata di ieri 13 maggio, il Battistero Paleocristiano presente all'interno del Parco Archeologico di Selinunte e mai mostrato alle tv. Non una scoperta, ma una "riscoperta": il Battistero infatti è emerso all'incirca 14 anni fa, ma soltanto ora il direttore del Parco ha deciso di renderlo pubblico. Noi di Castelvetranonews.it abbiamo avuto la possibilità di intervistare Sebastiano Tusa, Assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana, ed Enrico Caruso, direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa

"La presenza del Battistero sfata l'idea che Selinunte sia solamente Selinunte greca", spiega l'Assessore Sebastiano Tusa. "Selinunte fu una grande metropoli tra il VII e il V secolo avanti Cristo, però Selinunte continuò a vivere e fu importante anche nei periodi più tardi dell'antichità. Questo monumento dimostra che Selinunte fu una delle teste di ponte della diffusione del Cristianesimo, dal Nord Africa -culla del Cristianesimo- fino al resto d'Europa."

Ma c'è ancora molto da svelare. Come l'area commerciale, dove sono presenti ceramiche risalenti al periodo antico. "Purtroppo anche lì ci sono grossi problemi di conservazione", ci dice l'Assessore Sebastiano Tusa. "In quanto strutture deperibili e molto fragili, la loro esposizioni all'aperto ne determinerebbe una rapida distruzione. E' necessario trovare soluzioni tecniche -e fondi soprattutto- per il consolidamento e la copertura".

"Il nostro obiettivo" racconta il direttore del Parco Enrico Caruso, "è quello di portare alla luce e rendere pubblico tutte le cose che sono state scoperte negli anni passati all'interno del Parco, come per esempio il Tempio Y."

La scoperta del Battistero rappresenta solo un quarto delle scoperte che potrebbero essere fatte nel Parco Archeologico. "E' chiaro che un battistero non è mai solo. Sicuramente esiste un palazzo episcopale, oppure una parte di una chiesa. Ci stiamo lavorando e non è una cosa che si farà in poco tempo, ma l'importante è partire".

Visibilmente emozionato l'Assessore Sebastiano Tusa che ha voluto ricordare il padre Vincenzo. "Mio padre sarebbe stato molto felice. Lui era convinto della forza di questo Parco, lo vide nascere. Ma ne ha subito purtroppo tutti i rallentamenti per via della politica e soprattutto della mafia, che osteggiò fortemente la nascita del Parco Archeologico. Lui lottò e vinse. Non ebbe però il tempo di vederlo realizzato: la sua idea era quella di farne un Parco naturalistico e paesaggistico, dotato di musei e strutture ricettive, cosa che adesso stiamo effettivamente realizzando".