L'on. Lo Sciuto presenta una mozione contro le attività despotiche della società di riscossione
“Basta con questi metodi vessatori. Le famiglie e le aziende sono allo stremo”
di: Comunicato Stampa Carabinieri Castelvetrano - del 2013-05-20
L’on. Giovanni lo Sciuto, ha presentato una mozione al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta in cui chiede come Riscossione Sicilia s.p.a. ex Serit, di cui Equitalia detiene il 10%,organo preposto alla riscossione dei Tributi assolve , in nome e per conto della Regione Sicilia, al compito della riscossione dei tributi in Sicilia.
Considerato che risultano ad oggi un ingente numero di denunce da parte di cittadini ed imprese, i quali lamentano l’assenza di trasparenza di Riscossione Sicilia nell’emissione delle cartelle esattoriali con esosi interessi che, in alcuni casi, raddoppiano rispetto ad il capitale iniziale e di ipoteche arbitrarie che hanno portato al fallimento di aziende e alla disperazione di tante famiglie, con conseguente messa all’asta delle proprie abitazioni, l’on. Giovanni Lo Sciuto chiede un deciso cambiamento procedurale delle modalità operative della società ex Serit.
“Non si possono gravare le famiglie ed imprese , già in difficoltà, - afferma l’on Lo Sciuto - al principio di accorciare i tempi della riscossione con metodi coercitivi e aggressivi come il pignoramento della prima abitazione o presso terzi. Certe modalità – conclude Lo Sciuto - stanno mettendo in ginocchio tante famiglie e le aziende, disposte a pagare il loro debito ma impossibilitate a farlo in tempi così ristretti e con una ragionevole quota di interessi”.
L'iscrizione di ipoteca su una impresa fa scattare una comunicazione alla centrale rischi della banca e può causare la chiusura del fido; inoltre l'ulteriore pignoramento dei conti correnti ovvero dei crediti nei confronti dei clienti può portare al default dell'impresa, in particolare di tutte quelle scarsamente capitalizzate come sono tantissime imprese siciliana. L’on. Lo Sciuto, preoccupato anche per il rischio che la criminalità organizzata, potrebbe risultare molto attiva nella partecipazione alle aste giudiziarie conseguenti a pignoramenti di beni immobili .
Inoltre, il meccanismo della messa all'asta senza incanto può favorire l'azione delle cosche che possono mettere in atto meccanismi illeciti di partecipazione alle vendite giudiziarie; notevoli e numerose sono state le proteste da parte degli interessati. In ragione di quanto sopra esposto, L’ on. Lo Sciuto impegna il Governatore Crocetta di esplicare quali siano le iniziative che egli vuole intraprendere affinché cessino i metodi, che in alcuni casi rasentano la vessazione, con cui Riscossione Sicilia e che hanno portato diversi cittadini a gesti estremi.
L’on. Lo Sciuto, nella sua mozione chiede inoltre di:
- Volere intervenire risolutamente con il nuovo CDA da Crocetta nominato affinché, in tutte le famiglie siciliane il cui reddito non superi il minimo vitale e per tutti coloro i quali hanno perso il proprio posto di lavoro, vengano annullate le cartelle esattoriali con eventuale carico oneroso nelle casse regionali creando un fondo di solidarietà regionale;
- Di bloccare le procedure amministrative nei confronti dei cittadini titolari di prima casa ai quali riscossione Sicilia ha già posto ipoteche, dando la possibilità di rinegoziare il proprio debito compatibilmente al proprio reddito familiare; -
- Di promuovere l'introduzione, per legge, di un limite massimo per le somme dovute relative ad aggi di riscossione, sanzioni ed interessi;
- Di rendere immediatamente esecutive le sentenze che condannano Riscossione Sicilia a rimborsare, senza dover attendere il passaggio in giudicato della sentenza;
- Di intraprendere i più rigorosi provvedimenti mirati a rendere pienamente trasparente l'attività di riscossione, in particolare con riferimento alla selezione delle pratiche e degli affidamenti avviati a procedura di riscossione, allo stato del contenzioso e al destino delle cosiddette pratiche insolute.