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Messina Denaro, l'arresto della Prof chiude il cerchio delle amanti "importanti", gli inquirenti aprono un nuovo scenario

di: Redazione - del 2025-04-16

Immagine articolo: Messina Denaro, l'arresto della Prof chiude il cerchio delle amanti "importanti", gli inquirenti aprono un nuovo scenario

“Io sono ko, senza febbre, ma dolori mal di testa, naso chiuso tosse senza voce no covid e tu?”, Domandava la Calcagno ed aggiungeva: “Come va amore?”. Matteo rispondeva: “Ciao gioia non va bene”. La donna era ansiosa: “Sei libero ti posso chiamare desidero parlarti”. Le indagini sulla donna sono iniziate da quando lei qualche giorno dopo l'arresto ha reso visita agli inquirenti, in maniera spontanea per denunciare di avere avuto una relazione con il medico in pensione Francesco Salsi, che il 16 gennaio, giorno dell'arresto, ha scoperto essere Matteo Messina Denaro. Fino a quel punto la tesi della prof. di matematica sembra reggere ma tutto poi nelle carte degli inquirenti non torna. La gelosia di Laura Bonafede, manifestata a Matteo Messina Denaro tramite pizzini e lettere nei confronti della donna rivela agli inquirenti una strada tutta da scoprire. Addirittura il nome della Calcagno risale a moltissimi anni fa, quando una raccomandazione, considerata la parentela con Franco Luppino, condannato da qualche giorno a 20 anni per associazione mafiosa, viene fatta da Filippo Guttadauro, cognato di Matteo, al re dei supermercati Giuseppe Grigoli per un posto di lavoro. La donna non sarà assunta direttamente ma lavorerà presso uno studio di consulenza legato al Gruppo Grigoli che ha avuto sede a Castelvetrano e gestito da persone che non risultano indagate in queste vicende. Floriana vive in un contesto familiare che è vicino alle dinamiche mafiose, ne sono certi gli investigatori. Lo zio Franco Luppino, assieme ad altre due persone, gli inquirenti hanno sempre pensato che Matteo Messina Denaro fosse presente all'interno della Panda verde, il giorno dell'arresto dei Lo Piccolo a Giardinello fece retromarcia ritornando a Campobello. Luppino è un personaggio molto attivo attorno alla latitanza dell'ex superlatitante tanto da avere avuto una condanna a 20 anni di carcere.

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  • E proprio quel 5 novembre 2007 Luppino doveva accompagnare al summit di Giardinello, Ferdinando Gallina di Carini e Messina Denaro ma i movimenti di un elicottero nel cielo gli imposero di ritornare a casa. La Panda venne posteggiata nell'officina di un parente, Rocco Calcagno, padre della prof. arrestata lunedì. Floriana Calcagno si è sempre difesa, continuando a sostenere di avere avuto esclusivamente una breve relazione sentimentale con il latitante di cui non conosceva l’identità. Per lei è sempre stato, solo ed esclusivamente, il medico Francesco Salsi. Sulla donna però pesano anche le raccomandazioni del cognato di Matteo per un lavoro al Gruppo 6 GDO di Grigoli e la parentela strettissima con Franco Luppino. In questi contesti difficilmente, soprattutto con il marito, inquisito per fatti di mafia, ci si invaghisce di persone di cui non si conosce la reale identità. La tesi di Salsi è stata bocciata dalla Procura palermitana e l'arresto della donna ne è la conferma della bocciatura di una "strategia" che sicuramente aprirà altri scenari. 

    L'arresto della donna è come l'inizio di un percorso che gli inquirenti diretti nelle indagini dal Procuratore Antimafia Maurizio De Lucia stanno percorrendo. Tortuoso, pieno di vuoti ma la cornice di quel puzzle è stato completato, adesso dovranno essere inserite le molteplici tessere che riguardano tutti quei personaggi che hanno fatto parte della vita di Messina Denaro dal 2006 in poi, stando alle risultanze degli investigatori. “Parmigiano”, “i Gatti”, “il Politico”, “Reparto”, “Ciliegia”, “Stazzunara”, “Grezzo”, “Complicato, “Cesa”, “Cesina”, “la Persona”, “Barilla”, “madrina”, “Solimano”, “pancione”, “drogato”, “madre del drogato”, “svergognata”, “l’alcolista”, “Islam”, “Bagnino” sono tutti anelli di una catena che ha sovvenzionato la quotidianità di Messina Denaro. Sarà difficile ma pian piano, si dovrà necessariamente chiudere quel cerchio "magico" e silente che è stato al servizio del boss per diverso tempo. Il quadro delle amanti sembra essere stato completato, due delle cinque, delle quali non è stata rivelata l'identità ma che pare apparterrebbero sempre alla vita vissuta dal boss a Campobello di Mazara, non risulterebbero indagate perchè ritenute fuori dal contesto legato proprio alla latitanza. 

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