Operazione antimafia nell'agrigentino avrebbe bruciato pista che portava a Messina Denaro
(fonte: livesicilia.it) - del 2012-06-29
In foto: Il procuratore Francesco Messineo
L'operazione antimafia contro i clan agrigentini che ha portato in cella 47 presunti affiliati dei clan agrigentini, avrebbe bruciato una pista che portava a Matteo Messina Denaro. Il procuratore aggiunto Teresa Principato, che coordina le indagini sulla caccia al boss di Cosa Nostra, ha bollato l'operazione come "intempestiva", poiché avrebbe mandato all'aria una pista che poteva condurre alla cattura del latitante. Leo Sutera, uno degli arrestati, indicato come il nuovo capo della mafia agrigentina, era seguito da mesi dagli uomini del Ros. Era lui il potenziale collegamento con Messina Denaro.
E così la Principato ha messo nero su bianco le sue lamentele e girato un'email infuocata a tutti i colleghi. Non si è fatta attendere la risposta del procuratore Francesco Messineo che ha vistato i fermi di ieri, facendo passare la linea dei colleghi della Dda, coordinati dall'aggiunto Vittorio Teresi, che lavorano su Agrigento. “L'operazione - scrive di fatto Messineo - è pronta dai primi di maggio. Abbiamo già dilazionato i termini per consentire che andassero avanti le indagini su Messina Denaro. Ora - aggiunge il capo della Procura - ho ritenuto preminente rispetto al possibile approfondimento della linea investigativa già da tempo in atto l'esecuzione di un provvedimento doveroso avuto riguardo alla gravità dei fatti accertati".