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Legalizzare la cannabis per alleggerire tribunali e forze dell’ordine, mentre lo Stato si arricchisce

del 2015-07-28

Immagine articolo: Legalizzare la cannabis per alleggerire tribunali e forze dell’ordine, mentre lo Stato si arricchisce

(ph. blogs.mcclatchydc.com)

Una vasta piantagione di cannabis indica è stata scoperta dai militari dell’Arma del Nucleo Operativo della Compagnia di Marsala in contrada Dammusello, dove Vito De Vita, 37 anni, e Stefano Ciaramida, 55 (entrambi di Marsala) erano pronti per il raccolto e l’essicazione di ben 300 piante di marijuana di un metro e mezzo di altezza.

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  • Dopo diversi appostamenti, i carabinieri sono riusciti a individuare i due marsalesi, a inseguirli nella loro tentata fuga e ad arrestarli. Per i due, entrambi con precedenti penali legati allo spaccio di stupefacenti, è stato disposto dal Tribunale l’obbligo di dimora nel comune di Marsala.  

    Casi come questi legati a reati per detenzione e coltivazione per fini di spaccio sono all’ordine del giorno nella nostra Regione e in tutta Italia, per un giro d’affari del mercato illegale che ruota attorno a diversi milioni di euro annui intascati dalla criminalità organizzata, grazie a un numero di consumatori di cannabis che risulta essere tra i più alti del mondo.

    Al contrario, la penalizzazione della cannabis ha causato un impoverimento dello Stato per gli elevati costi della giustizia, oltre ad alimentare il problema del sovraffollamento delle carceri. Soltanto nel 2012, ad esempio, le forze di polizia sono state impegnate in pignoramenti di più di 4,1 milioni di piante, un dato impressionante se paragonato a quello dell’anno precedente, quando sono state sequestrati “soltanto” un milione di esemplari.

    La proposta di legge presentata in parlamento dall’intergruppo a favore della legalizzazione della cannabis, coordinato dal senatore Benedetto Della Vedova, vuole essere soprattutto un elemento di contrasto alla criminalità organizzata, che ogni anno si arricchisce illegalmente grazie a un mercato che nel Belpaese è fortemente radicato.  

    Inoltre, i 218 parlamentari che hanno già sottoscritto il disegno di legge sono concordi sulla necessità per il Paese di dover impiegare le forze dell’ordine in operazioni più urgenti e importanti, come i furti, le rapine o la corruzione.

    Regolamentando il mercato della cannabis, inoltre, lo Stato potrebbe controllare la produzione e la coltivazione dei diversi ceppi di marijuana di varietà autofiorente, ma soprattutto potrebbe incassare fino a 8 miliardi di euro in tasse ed imposte sulle vendite.

    Più precisamente, i punti principali trattati dalla legge sono relativi a possesso, coltivazione e vendita: ai maggiorenni sarebbe consentita la coltivazione personale di marijuana fino a 5 piante e il possesso di un massimo di 15 grammi a casa e 5 fuori casa.

    Verrebbero inoltre distribuite apposite licenze e autorizzazioni da parte dei Monopoli di Stato a negozi dedicati, esattamente come succede oggi per alcol e tabacchi.

    Potrebbero poi essere istituite associazioni senza scopo di lucro come Cannabis Social Club, con un massimo di 50 membri e di 250 piante coltivate.

    Il disegno di legge contiene ovviamente anche diverse restrizioni, come il divieto assoluto di possesso, consumo e coltivazione per i minorenni. Sarebbe inoltre vietato il consumo di cannabis nei luoghi pubblici e negli spazi aperti, come anche la guida dopo l’uso di marijuana. Infine lo spaccio sarebbe sempre considerato un reato perseguibile penalmente, ma avrebbe soprattutto meno ragione di essere, data la reperibilità della cannabis nei negozi legalmente autorizzati.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025