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Furto da 300 Kg di rame. Arrestati due giovani partannesi

del 2014-03-25

In foto: Domenico Cucciarrè

Che il rame sia diventato molto redditizio e più pregiato dell’oro è senza dubbio l’ultima “scoperta” di tante bande criminali che ormai da tempo, sempre con maggior insistenza si dedicano a fare incetta di cavi elettrici dai tanti tralicci della linea elettrica dell’ENEL ramificata in tutta la Provincia di Trapani.  

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  • Nelle varie contrade della città di Partanna, di recente si erano verificati vari furti di cavi elettrici che purtroppo, oltre a causare ingenti danni economici al principale distributore nazionale di energia elettrica, ha reso un grave disservizio tra i tanti cittadini che, all’improvviso si erano visti privati dell’energia elettrica nelle loro abitazioni sia di campagna che nelle principali abitazioni di residenza.

    Proprio a seguito delle rimostranze di tanti onesti cittadini partannesi che più volte si sono recati presso il Comando Arma di Partanna per rappresentare il grave disagio che si era venuto a creare circa l’asportazione di cavi elettrici di contrade popolate quali Vallesecco, Fontana e Santa Lucia, i militari hanno ritenuto concentrare le proprie sinergie info-investigative ai recenti eventi criminosi predisponendo dei particolari servizi specie nelle ore notturne, sfruttando il fattore sorpresa.  

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  • Proprio a seguito del forte impegno dei Carabinieri lo scorso venerdì notte in contrada San Martino si riusciva ad intervenire in tempo reale in uno dei tanti “raid” predisposti dai malavitosi, che nelle loro scorribande tra le campagne limitrofe hanno cercato in tutti i modi di appropriarsi di fili rame.

    Una pattuglia della stazione Carabinieri di Partanna, infatti, nel transitare nei pressi della predetta contrada, dopo aver notato cavi elettrici penzolanti dai tralicci, ritenendo che era in atto una sicura azione criminosa, con grande acume investigativo, si appostava e avvistava due soggetti che, alla vista dei militari, si dileguavano tra i terreni circostanti, dimenticando però una buona parte di cavi elettrici asportati e già caricati su un’autovettura Fiat Punto che, per forza di cose hanno dovuto abbandonare per poter eludere il controllo delle Forze dell’Ordine.

    Ma proprio grazie alla presenza di altro personale ivi appostato ha reso impossibile il loro tentativo di fuga, in quanto dopo averli visti che a piedi si davano alla fuga, si lanciavano al loro inseguimento. In quest’occasione, infatti, l’abilità e la professionalità dei militari si dimostrava superiore alle capacità delinquenziali dei due malviventi, i quali avevano pensato bene di rifugiarsi, come degli innocenti presso l’abitazione dei genitori.

    Nonostante questo stratagemma per loro sfortuna venivano raggiunti fino all’abitazione di famiglia e nonostante un tentativo di scappare da una finestra retrostante venivano catturati ed accompagnati presso la caserma di Partanna.  

    Sull’autovettura rinvenuta veniva trovato l’ingente quantitativo di cavi elettrici pari ad oltre un Km di lunghezza e dal peso totale di circa 300 KG che, al mercato nero avrebbero fruttato almeno ottomila euro di illecito profitto. Tutto il materiale veniva poi restituito a personale della Società Enel. Sulla macchina i malviventi avevano un vero e proprio arsenale di materiali ed arnesi da scasso e taglio da utilizzare proprio per questi tipo di reati.

    Ma oltre al materiale anzidetto, i due malviventi si erano disfatti dell’”arma principale” del reato consistente in una particolare “cesoia” artigianale della lunghezza di circa 8 metri che legata ad una trave in legno che fungeva da isolante, mediante azionamento di un congegno a corda gli consentiva, senza l’uso di scale, di arrivare fino all’allaccio principale della linea elettrica permettendo così di staccare i cavi e farli cadere a terra.  I due giovani arrestati, Lombardo Nicola e Cucciarrè Domenico, rispettivamente di anni 24 e 18, entrambi abitanti di Camporeale sono già noti ai Carabinieri di Partanna per via di trascorsi giudiziari di analoga natura in quanto più volte arrestati e denunciati per furto aggravato.

     La possibilità di procedere all’arresto dei responsabili ed al recupero dell’intera refurtiva è stata resa possibile attraverso una costante e prolungata attività preventiva che, i militari della Stazione di Partanna, coordinati dal Comandante della Compagnia di Castelvetrano, hanno messo in atto mediante un’incisiva attività di prevenzione svolta con l’espletamento di numerosi servizi di prevenzione ed osservazione condotta in particolare nelle ore notturne. Peraltro, il colpo messo in atto dai due giovani pregiudicati è frutto di analogo modus operandi che era stato utilizzato per realizzare gli altri furti avvenuti nell’ultimo periodo nella stessa zona.

    I due giovani, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Sciacca sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari e il G.I.P., dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto per il LOMBARDO gli arresti domiciliari e per il CUCCIARRÈ l’obbligo di dimora presso il comune di residenza. La proficua attività repressiva dei Carabinieri di Partanna ha chiaramente suscitato tanta soddisfazione tra la popolazione partannese perché erano stati tanti i disagi causati negli ultimi giorni specialmente tra i tanti agricoltori della zona che si erano visti privati dell’energia elettrica e costretti ad interrompere le loro attività agricole, in quanto proprio questo periodo richiede una maggiore opera. Anche la Società Enel che nella circostanza, nonostante i gravi ingenti danni che sta subendo a causa di questo fenomeno criminoso ha offerto una fattiva collaborazione ai Carabinieri ed allo stesso tempo ha espresso compiacimento per la riuscita operazione di servizio. 

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