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Antonina Spallino, una vita nel famoso Cortile Fanti e la "fedeltà" a lu "pilacciuni"

del 2012-07-13

Antonina Spallino, durante un momento della sua giornata

In foto: Antonina Spallino, durante un momento della sua giornata

Antonina Spallino 87 anni sicuramente è una delle donne più anziane del famoso Cortile Fanti di Castelvetrano, uno degli insediamenti più antichi di Castelvetrano che è Antonina Spallino, non ha mai ceduto alla tentazione del moderno, della tecnologia e allora guai a parlarle di lavatrice. Da più di 70 anni vive sempre nella stessa casa ed è rimasta fedele a “lu pilacciuni”, un lavatoio scavato in un blocco unico di roccia compatta, che risale a oltre duecento anni, se è vero che l’anziana nonnina lo ha materialmente ereditato dalla sua famiglia e dai nonni.

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  • Inverno ed estate, fa lo stesso, a forza  di polsi, lava la sua biancheria e naturalmente la stende al sole con la classica canna e la “ curdina”. Il Cortile Fanti è un dedalo di viuzze di cortili, dove la gente si riuniva, dove tutti sapevano di tutti e le prime notizia su avvenimenti di cronaca anche rosa arrivavano da questo Cortile Fanti, che come ricorda Vito Marino, che si occupa di storia castelvetranese, veniva chiamato “Vicolo Cittadella”, appunto perché si tratta di una vera cittadella nel contesto urbano. Si trova vicino alla Chiesa dell’Itria.

    Piero Messina è nato in questo quartiere e ne va orgoglioso , fa notare che ancora esistono grossi “stricaturi” (strizzatoi) e tutto sembra, tranne l’asfalto delle viuzze , essersi fermato a qualche secolo fa. Castelvetrano non ha mai valorizzato i suoi cortili, secondo Vito Marino ce ne sarebbero circa 160 a Castelvetrano alcuni di chiara matrice islamica con l’arcata d’ingresso a tutto sesto.Il pozzo era sempre presente nei cortili e chi non lo possedeva utilizzava l’acqua piovana,che scendendo dai tetti, tramite il “ canalatu”, la faceva canalizzare nella cisterna.

    Il cortile Fanti era un pullulare di ragazzine, le bambine giocavano con la “ pupa “, mentre i ragazzi scorrazzavano per i vicoli. Oggi tutto questo sembra scomparso, resta solo questo meraviglioso e suggestivo quartiere che dovrebbe essere valorizzato e soprattutto conosciuto dalle nuove generazioni.

    La nonna Antonina continua a cantare le sue litanie, mentre si potrebbe pensare ad  una festa del quartiere a due passi dalla Chiesa del Patrono San Giovanni, organizzando mostre di quadri, di foto d’epoca, degustazioni e momenti musicali, sempre all’interno di queste viuzze e piccoli cortili interni. Il Cortile Fante continua ad essere vivo con i suoi ricordi dei più anziani e con l’orgoglio dei giovani di abitarvi. 

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