Partanna, continua la mostra "Oltrepoesia" presso le scuderie del castello
di: Mariano Pace - del 2020-10-07
Resterà aperta a Partanna, fino a sabato 10 ottobre 2020, la mostra collettiva di pittura “Oltrepoesia”. Una mostra tutta al femminile, all’insegna del colore “rosa..” che é possibile visitare all’interno della scuderia del Castello Grifeo.
Protagoniste, infatti, sono due donne, (docenti nella vita):Vincenza Genna e Santina Ognibene. Entrambe da circa 10 anni si dedicano con “passione ed amore” all’arte pittorica.
Vincenza Genna espone ventisei sue opere tutte inneggianti al puro “espressionismo”. Nei suoi lavori ha impiegato più materie e tecniche diverse. Dall’olio all’acrilico, poi tessuti, cementite, vernici, spray. Particolare curioso: l’artista Genna, a corredo dei suoi quadri, presenta anche “sei sue poesie”. Non solo: ma spesso le sue opere pittoriche vengono impreziosite con un verso poetico di apertura.
Santina Ognibene invece espone 31 opere, dense di elementi “descrittivi e simbolici”. Nei suoi lavori ha utilizzato una “tecnica mista”.
L’opera pittorica di Vincenza Genna si fonda sulla profonda convinzione che l’arte possa dare “libero sfogo al nostro universo interiore”. Da una parte, allora, le emozioni che ribollono nell’animo, come la lava di un vulcano, possono finalmente fuoriuscire e purificare il cuore. Dall’altra parte l’opera artistica assume una funzione “catartica e terapeutica” anche per l’osservatore/lettore. Un tratto caratteristico: il simbolismo. Poi le opere di Genna diventano anche “mezzi di denuncia, in particolar modo contro i mali culturali”.
Per Vincenza Genna l’arte plasma la persona, la ricrea e la rigenera in mutevoli forme. Così le sue “pennellate” spaziano dai paesaggi naturalistici-misterici pascoliani a paesaggi essenziali ungarettiani in continuo naufragio. Da occhi baudeleriani immensi e immersi a volti disfatti e ruvidi. La sezione “carattere-donna” dei lavori di Vincenza Genna comprende un universo femminile fatto di tante dimensioni e particelle: sguardi, pelle, labbra, parole, caratteri unici. Ogni donna una storia oltre il volto, ogni donna mostra un viso permeato da esperienze e ricordi.
Le donne, nei quadri di Genna, sono strati di tristezza, gioia, sofferenza, ferite risaltate nella pittura. Mentre il percorso “artistico, visivo, emozionale” di Santina Ognibene vuole delineare il senso della vita attraverso diverse tematiche che hanno come scopo quello di trasmettere un forte messaggio di intesa emotiva. E queste tematiche sono in numero di quattro come il numero delle stagioni o come i quattro elementi che rispecchiano il senso della vita sulla terra.
La prima tematica è incentrata sulla “figura femminile” dipinta in ogni tipologia etnica e intesa come esempio di forza interiore. Le figure hanno tutte lo stesso denominatore in comune: la “fierezza dell’essere donna”. Figure femminili che esprimono “emozioni, sentimenti, senso di libertà, spirito di trasgressione, ferite dell’anima, gioco della seduzione”.
La seconda tematica riguarda il mare che viene raffigurato in tutta la sua maestosità. Mare come dominio: nulla è più libero del mare.La terza tematica è dedicata al “sentimento” che viene esaltato e valorizzato dalla “passione”.
La quarta tematica invece è rappresentata dalla “rinascita” intesa come riscatto di vita. Presa di coraggio per risollevarsi e risorgere dalle ceneri proprio come l’Araba Fenice. Rinascere diventa possibile quando tutto sembra perduto.
La mostra è aperta dalle ore 17,00 alle ore 20,00.
Nella foto le due artiste da sinistra: Santina Ognibene e Vincenza Genna.