"L'abbanniata di lu pisci" a Selinunte. Quando la storia è motore dell'economia e attrattiva turistica
del 2020-11-10
La frazione di Marinella deve le sue origini ad un antico villaggio di pescatori che sorse verso la fine del XVIII secolo ad est dell’acropoli di Selinunte nel territorio compreso tra i due fiumi Belice e Modione.La denominazione della frazione deriva da quella del feudo dove ricade la borgata e che fu dominio fino all’anno 1812 del Principe Pignatelli. Nacque così il villaggio dei pescatori primo nucleo della borgata.
Lì iniziò la pesca della sardina, che cominciò ad essere l’economia trainante tant’è che sorsero i “salati” dove venivo conservate le sarde con il famoso procedimento del “salato”. Nei primi tempi il salato delle sardine si svolgeva nei pressi dell’acropoli selinuntina, successivamente i salati si spostarono alla scaro.
Da più di un secolo avviene quasi ogni giorno, condizioni meteo permettendo, la vendita del pesce al mercato tramite l’incanto al maggiore offerente e come da tradizione vuole, colui che stabilisce il prezzo cambia di generazione in generazione tra padre e figlio o parenti stretti.
All’incanto si trova pesce pregiato, ma anche pesce di paranza mentre le sardine diminuiscono sempre di più. Da qualche anno si vende anche del merluzzo che fino a qualche anno fa era improponibile tant’è che si pensava che arrivasse la mattina dalla vicina Sciacca, ma adesso qualche pescatore si è attrezzato con qualche imbarcazione più grossa che si può permettere di arrivare più lontano dove si pescano appunto i merluzzi.
L’incanto del pesce affascina da sempre anche i turisti che non disdegnano di effettuare foto o girare i filmini.