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Lo street food dal "coppo" al packaging. Intervista al designer partannese Ernesto Raccagna

del 2017-09-14

Chi non è mai stato conquistato dal profumino di una delizia per il palato da mangiare in piedi davanti alla bancarella o passeggiando?

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  • Lo street food (cibo di strada) non necessita di galateo, ha prezzi economici, si mangia velocemente in un banchetto ancestrale come gli antichi romani già facevano 2000 anni fa lungo le strade della città di Romolo e Remo.  

    “Pani ca meusa” e panelle - simboli dello street food di Palermo – tra gli esempi nostrani, serviti nel classico “coppo” o avvolti nella carta giallognola marrone, unta d’olio.

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  • Con il protagonista dell’ultima intervista esclusiva della redazione di Castelvetranonews parliamo di come poter ‘Vestire il cibo da strada’, ma non solo.

    Dalla creatività dei migliori designers italiani nascono prodotti che arricchiscono l’immagine di un’azienda, con attenzione quasi maniacale ai dettagli, dando impulso ad un nuovo canale comunicativo e  catturando il consumatore finale.

    L’abito fa il monaco? Ebbene sì, il marketing e il design fusi per la comunicazione dell’impresa, in modo innovativo e attento all’evoluzione del mercato globale.

    Il 28enne, partannese, Ernesto Raccagna si racconta ai nostri microfoni in merito al suo percorso formativo e lavorativo, che l’ha portato ad alte vette, come la presenza all’Aiap Community 2017, il prossimo 23 ottobre.

    L’evento prestigioso propone l’eccellenza dei progetti di comunicazione visiva d’Italia. Ernesto Raccagna porterà in auge il packaging dello street food palermitano, di cui ha trattato nella sua tesi di laurea, con riconoscimento dell’associazione.

    Di seguito, le domande che abbiamo posto al giovane talentuoso designer.

    Come mai hai scelto di fare la scuola per geometri?

    “Sono passati tanti anni, ma nella scelta di allora hanno sicuramente influito la passione per la progettazione e per il disegno.”

    Ci parli del tuo percorso accademico?

    “Laurea in Design presso l’Università degli studi di Palermo, conseguimento dell’Adobe Certified Associate, cioè la certificazione rilasciata dall’Adobe (la casa che produce i più usati software per la grafica), corsi di lingua Inglese e Cinese ed oggi sto completando i miei studi presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo nel biennio specialistico in Graphic Design – Comunicazione d’impresa.”

    Perché continuare all’Accademia delle Belle arti a specializzarsi?

    “Perché l’Accademia di Palermo offre, nel mio ramo, il miglior piano di studi in Italia e lì insegnano docenti e professionisti di fama nazionale e internazionale.“

    Di cosa ti occupi sostanzialmente?

    “Nella vita mi occupo di design della comunicazione visiva, volgarmente chiamata “grafica”. Oggi il design è ovunque: può essere abitato, maneggiato, indossato, sfruttato, riciclato; ma soprattutto il design può essere "visto". Ecco, io progetto anzitutto per catturare lo sguardo della gente.”

    Sei un tipo molto creativo quindi, che spazia. Dall’immagine di profilo su facebook, a ben altro. Cosa è successo col Movimento Arturo?

    “Nel mio mondo la creatività è fondamentale, ma da sola non può bastare. La comunicazione è una scienza, senza anni di studio e gavetta non ottieni nulla. Il Mov. Arturo è un grande scherzo alla politica Italiana! Nato dalla matita del genio Maxxox e lanciato dal programma di Rai3 Gazebo condotto da Diego Bianchi in arte “Zoro”. Ci siamo divertiti e alcune mie grafiche sono state pubblicate dal quotidiano La Stampa. E’ stato un bel gioco.“

    Ma la tua tesi, che è sperimentale, cosa tratta di preciso?

    “La mia tesi di laurea tratta la progettazione di una famiglia di packaging e della comunicazione visiva applicata allo street food Palermitano.”

    Come mai hai deciso di parlare di qualcosa della nostra terra?

    “Perché non avrei dovuto?  Ho questi cibi tutti i giorni sotto il naso e ho pensato… come faccio a migliorare il servizio e aumentare le vendite? Ne è nata una tesi di laurea.”

    A te piace lo street food palermitano? È un patrimonio della nostra cultura?

    “Da impazzire (e si vede).  I cibi da strada sono certamente un patrimonio della nostra terra, a Palermo specialmente impiega nel mondo lavorativo migliaia di persone, e decine di migliaia di persone si cibano giornalmente di questo, vuoi perché è molto economico, vuoi perché è davvero delizioso. Come andrebbe valorizzato? Sicuramente con innovazione e nuove tecniche di presentazione dei cibi, si potrebbe applicare la mia tesi ad esempio.”

    Dunque, innovazione e tecnologia, con tradizione siciliana. Per packaging, intendi qualcosa di diverso del solito “coppo” con lo street food dentro?

    “Esatto! Il problema però non è il coppo o il tovagliolo di carta, che fanno parte del nostro folklore. Il problema è che i tempi cambiano e se non ti evolvi, se non offri nuovi stimoli al mercato, purtroppo sei fuori! Negli anni ’50 non era un problema servire la “frittula” direttamente sulla mano dell’acquirente, oggi nel 2017 è ritenuto alquanto poco igienico e non tutti i fruitori apprezzerebbero. Spero di essere stato abbastanza chiaro.“

    Arancino o arancina?!

    “Le rispondo in palermitano: “L’arancina è fimmina”.”

    Cos’è l’AIAP?

    “Aiap, Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, intende favorire e diffondere la valorizzazione e lo sviluppo della professione e della cultura del progetto grafico. Ad essa possono infatti associarsi, dopo un’attenta selezione, con modalità di adesione differenziate e distinte, tutti coloro la cui attività, professionale di ricerca e di studio, si svolge nel campo della progettazione grafica. All'Aiap appartengono molti dei migliori progettisti, ricercatori e studiosi della grafica e della comunicazione visiva italiana. Promuovere e qualificare l'evoluzione e l'eccellenza del linguaggio grafico in ambito professionale e didattico sono le finalità dell'Aiap.”

    Come sei stato selezionato per l’AIAP Community 2017?

    “Aiap Community 2017 è un evento promosso da Aiap, aperto a grafici e designer soci, il cui scopo è individuare e dare visibilità ai migliori progetti di comunicazione visiva italiani, che saranno “raccontati” a Roma in occasione di Aiap Design Per 2017 e attraverso la pubblicazione di un volume in cui confluiranno i lavori selezionati.

    Aiap Community 2017 è anche la mise en scène dell’oggetto di comunicazione: i progettisti selezionati sono invitati a presentare a rotazione il loro lavoro, distribuiti in molteplici postazioni video, in 15 minuti di tempo ciascuno.

    La presentazione dei progetti di Aiap Community 2017 si svolgerà a Roma, nella prestigiosa sede dell’Istituto Centrale per la Grafica, affacciato sulla Fontana di Trevi, nell’ambito di Aiap Design Per, International Graphic Design Week, dal 23 settembre all’1 ottobre 2017. La selezione è avvenuta dopo un’attenta analisi da parte della commissione esaminatrice, che ha valutato il mio lavoro meritevole e degno di partecipare a questo prestigioso evento.”

    Quali sono le tue emozioni visto il pregio d’esser scelti a livello nazionale?

    “Un’enorme soddisfazione, il giusto riconoscimento per chi si impegna a testa bassa, senza cullarsi mai.”

    E’ vero che ti hanno proposto degli ottimi incarichi di lavoro all’estero?

    “Già! Ottime proposte dal continente Asiatico. “

    Perché non hai accettato? Pensi di lasciare questa terra?

    “Semplicemente credo che non fosse il momento giusto, ho preferito continuare a formarmi e migliorarmi come professionista, spero di aver fatto la scelta giusta. Lasciare la mia terra? Beh, tutto farebbe presagire questo. Ma io ci spero ancora.”

    Cosa pensi della fuga dei cervelli?

    “Un ragazzo con 2 lauree, master vari, ecc… con una preparazione da fare invidia ai suoi competitor Europei può accettare 400/600 euro al mese? Ecco cosa penso della fuga dei cervelli! Nel mio settore questa fuga è fisiologica, qui si affida la comunicazione del proprio business a chi scarica Photoshop sul proprio Pc. Lei si farebbe fare una diagnosi medica da suo nipote che fa il 3° Liceo, solo perché ha scaricato un’app di medicina sul proprio smartphone? Affiderebbe la guida di un aereo a suo cugino, solo perché ha un videogame di simulazione di volo su Play Station? Non vedo perché affidare la comunicazione visiva del proprio business al primo sprovveduto che passa! O meglio lo so… lo fa gratis o per visibilità, con risultati ovviamente disastrosi.”

    Quanto è importante il marketing oggi?

    “Nella società odierna il marketing è tutto! Una buona comunicazione visiva (grafica) è fondamentale. Se non spicchi, non esisti. Cosa ci porta a scegliere un prodotto anziché un altro al supermercato? Perché una Mamma acquista le brioches della Mulino Bianco e non quelle Marca “Pala” per i propri figli? Attenzione, magari sono davvero più buone! Ma è proprio questo il nostro lavoro, portare l’acquirente a sceglierti per la prima volta. Il resto lo deve fare la qualità del prodotto.“

     

    Una frase di Olivetti nella tua pagina facebook: “motto, spinta motivazionale o credo?” Tu hai realizzato il tuo sogno?

    “Olivetti è stato un genio assoluto del made in Italy, per me è un idolo, un esempio da seguire. Io non ho ancora realizzato i miei sogni, ma ci arriverò molto presto.”

    Progetti futuri?

    “Chiudere innanzitutto la pratica studi, per concentrarmi al 100% sul lavoro che, purtroppo, certe volte sono costretto ad accantonare. Per il resto c’è tanta carne al fuoco, ma ancora è presto per parlarne.”

    “Un sogno sembra un sogno, finchè non si comincia” (cit. Adriano Olivetti), ma Ernesto Raccagna ha già ben cominciato. La redazione di Castelvetranonews lo ringrazia per la sua disponibilità a raccontarsi  - esclusivamente - prima della autorevole partecipazione all’AIAP Community 2017.

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