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"Le olive di CVetrano la nostra forza per andare avanti. L'export continua. Non ci fermeremo". Intervista ad Anna Maria Lombardo di Geolive

del 2020-05-07

Immagine articolo: "Le olive di CVetrano la nostra forza per andare avanti. L'export continua. Non ci fermeremo". Intervista ad Anna Maria Lombardo di Geolive

L’agricoltura è uno dei pochi settori che in tempi di Coronavirus non si è fermata. Parliamo di un comparto cha ha necessariamente continuato a lavorare, ma che ha comunque sofferto delle conseguenze di un rallentamento o di un blocco delle esportazioni. Sulle previsioni per il futuro, gli esperti del settore, si augurano che anche grazie alla nuova attenzione dei consumatori, per quello che arriva sulle tavole in questo periodo di quarantena, si darà forse un valore nuovo all’agricoltura diventando protagonista del nuovo modo di vivere post- covid19.

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  • In questo ambito l’olivicoltura è un settore che già si è messo in moto per riprogettare il proprio ruolo nell’economia non solo italiana ma anche estera.  Il territorio della Valle del Belice è un territorio ricco  e molto produttivo di olive. Il nostro prodotto è molto conosciuto e apprezzato non solo in Italia ma anche nel marcato internazionale.

    Una realtà di Castelvetrano che rispecchia in pieno la valorizzazione della Nocellara del Belice è la Geolive, una delle protagoniste del comparto olivicolo sia nel settore del semi lavorato che del prodotto confezionato. 

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  • Abbiamo intervistato Annamaria Lombardo, una dei soci dell’azienda, per farci raccontare come hanno vissuto lavorativamente parlando questo periodo di emergenza. 

    In che modo si continua a lavorare in un periodo così difficile?

    "Per fortuna abbiamo continuato a lavorare quasi regolarmente, anche se le olive sono un prodotto di nicchia  e il mercato ovviamente ne ha risentito. Per fortuna la produzione e la commercializzazione non si è fermata. L’unico neo sono i ritardi in alcuni pagamenti, ma siamo consapevoli delle grandi difficoltà in cui ci troviamo e stiamo cercando di venire incontro a tutti per quanto possiamo."  

    La vostra azienda da molti anni ha instaurato rapporti commerciali con l’estero. Le esportazioni hanno subìto battute d’arresto?

    "A livello internazionale non è cambiato nulla. L’unico problema è reperire i container per il trasporto della merce. Questo ha rallentato le date di arrivo e consegna del nostro prodotto, ma anche questo è un problema marginale che mi auguro che, a breve, si possa risolvere.

    Abbiamo continuato a lavorare a pieno ritmo con tutti i nostri partner internazionali, che hanno continuato a richiedere regolarmente le nostre forniture. Qualche problema lo abbiamo avuto con i nostri clienti italiani, che per il lockdown hanno avuto problemi nel rispettare gli impegni presi.

    Le nostre scadenze sono tante e stiamo facendo i salti mortali per essere anche noi puntuali nell’onorare gli impegni presi con i nostri agricoltori. Loro sono la nostra risorsa e la nostra forza, abbiamo un profondo rispetto per questi grandi lavoratori che dedicano la loro vita alla cura e alla prosperità delle nostre campagne. "

    Ci saranno problemi nel reperire manodopera per la prossima raccolta delle olive?

    "E’ troppo presto per capire come ci si organizzerà per la prossima “campagnata”. A pieno regime nel mese di ottobre in azienda lavorano 70 unità divise in 5 linee attive che operano in modo continuato. Ci si rende conto che qui transitano tantissime persone per diverse ragioni e dovremmo cambiare modo  lavorare e far rispettare tutte le regole necessarie per salvaguardare la salute di tutti.

    Cambierà l’intera gestione del lavoro, dovranno avere tutti le mascherine, guanti e misureremo la febbre ogni mattina a chi verrà in azienda. Inoltre installeremo i  dispenser con il gel disinfettante in vari punti dello stabilimento. I box saranno chiusi e non faremo entrare nessuno ad eccezione del personale autorizzato.

    In piena produzione, in azienda orbitano circa 120 produttori oltre gli agricoltori della zona e i nostri dipendenti, c’è sempre una grande confusione, ma quest’anno daremo delle regole ferree per tutti, affinche’ si lavori in piena sicurezza." 

    Con quale spirito d’animo lei e il suo staff avete continuato a fare il vostro lavoro?

    "All’inizio della pandemia eravamo terrorizzati, ma lo spirito di adattamento ha avuto la meglio. Ci siamo abituati a lavorare con le mascherine e a tenere le dovute distanza tra colleghi, è quasi diventata la normalità.

    Non abbiamo mai pensato di chiudere la nostra attività, perché sarebbe stato un disastro per molte famiglie, così abbiamo stretto i denti e ci siamo rimboccati le maniche, come tante persone che hanno continuato a lavorare anche in piena emergenza.

    Siamo vicini a tutti quella gente che, a causa del lockdown, non ha potuto lavorare e mi auguro che il Governo metta in campo tutti gli aiuti necessari per dare sostegno alle famiglie e alle aziende del nostro paese. Per fortuna che la macchina della solidarietà si è attivata immediatamente, dando un grosso aiuto a chi ne ha avuto bisogno." 

    Che tipo di ripresa si auspica per il nostro territorio?

    "Sarà una ripresa lenta , secondo me per uscire da questa crisi ci vorranno un paio d’anni. Noi siciliani siamo abituati a cavarcela in tempi di crisi, ma questa volta sarà un po’ più difficile e complicato, ma so che siamo un popolo forte e tenace.

    La riapertura delle attività produttive è necessaria e non si può aspettare oltre, ma dobbiamo imparare a vivere in modo diverso, dobbiamo rivedere le nostre priorità, solo così possiamo ripartire. Capisco bene che manca a tutti la propria quotidianità, ma l’uomo si adatta ad ogni situazione e, di conseguenza, ci adatteremo a questo nuovo modo di vivere. 

    Dovremmo ricordare più spesso che l’agricoltura è il perno della nostra economia, dovremmo valorizzarla molto di più e riconoscere il grande lavoro che c’è dietro alla filiera alimentare."

    Ringraziamo Anna Maria Lombardo per aver accettato il nostro invito e auguriamo a tutta la sua azienda buon lavoro.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025