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Da venerdì 27, Orestiadi, un weekend “lungo dieci anni” con il racconto del decennio ’68-’78

di: Comunicato Stampa - del 2018-07-24

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Orestiadi, un weekend “lungo dieci anni”. Da venerdì 27 a domenica 29 luglio il racconto del decennio ’68-’78:

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Venerdì 27 luglio ore 21,15, prima nazionale:  ‘Le stanze di Ulrike – la rivoluzione inizia a primavera’  di e con Silvia Ajelli, regia di Rosario Tedesco  una produzione Teatro Biondo di Palermo e Orestiadi di Gibellina;

    Sabato 28 luglio, ore 19.30:  ‘L'estate del ‘78’  presentazione del libro di Roberto Alajmo, con la partecipazione di Marco Baliani e Silvia Ajelli;

    ore 21.15:  ‘Corpo di Stato - Il delitto Moro una generazione divisa’  di e con Marco Baliani, drammaturgia e regia Maria Maglietta.

    Domenica 29 luglio, ore 19.30: ‘1968/1978: una generazione divisa?’  incontro con Marco Baliani, Maria Maglietta e Calogero Pumilia.

    Ore 21.15: ‘La fantasia al potere: 1968/1978, musiche e storie di una generazione’, con Paolo Briguglia e Fabrizio Romano,  musiche arrangiate ed eseguite dal vivo da Diego Spitaleri e Dario Sulis con Giuseppe Costa, Salvo Correri, Marcello Mandreucci.

    Dal 27 al 29 luglio a Gibellina, in occasione della 37° Edizione delle Orestadi, andrà in scena un lungo week end in cui il tema portante del Festival (1968, niente fu più come prima) entrerà nel vivo. Andranno in scena storie, suggestioni e ricordi di quegli anni, si proverà a raccontare il decennio sessantotto-settantotto, si parlerà di utopie, di rivoluzione, di storia. A cinquant’anni di distanza proveremo a ripercorrere anni travagliati e intensi, attraverso tre spettacoli e due incontri.

    Venerdì 27 luglio (Baglio di Stefano, Corte inferiore – ore 21.15) Prima Nazionale de “Le stanze di Ulrike - la rivoluzione inizia a primavera’, di e con Silvia Ajelli con la regia di Rosario Tedesco. A cinquant’anni dal 1968, lo spettacolo racconterà la vicenda personale, storica e politica di Ulrike Meinhof, giornalista tedesca che a partire proprio dal 1968 orientò il suo pensiero verso una posizione sempre più radicale fino ad entrare in clandestinità (fece in modo di nascondere le sue figlie tra i terremotati della Valle del Belìce) e a votarsi alla lotta armata contro il suo paese, la Repubblica Federale tedesca, divenendo membro attivo della RAF, Frazione dell’Armata Rossa.

    Lo spettacolo racconta il processo di radicalizzazione della giornalista, dall’indignazione per la guerra in Vietnam e il dilagare dell’imperialismo americano, alla protesta a fianco del movimento studentesco; dalla protesta alla resistenza contro la politica repressiva del governo tedesco, in seguito alle manifestazioni studentesche; e infine dalla resistenza alla violenza, con la fondazione della RAF e la proclamazione della lotta armata.

    Sabato 28 luglio, alle 19.30, in Terrazza, verrà presentato ‘L'estate del ‘78’ libro di Roberto Alajmo, edito Sellerio. L’autore ne parlerà con gli attori Marco Baliani e Silvia Ajelli. Roberto Alajmo, nella sua opera più necessaria e personale, ha trasformato un materiale intimo e doloroso nel romanzo di una vita. Nel luglio del 1978 lo scrittore, durante una passeggiata con i compagni a Mondello, vicino Palermo, incontra la madre, seduta sul marciapiede.

    «Mamma, che ci fai qui?». È l’ultimo incontro tra Elena e suo figlio Roberto, il momento da cui scaturisce questo libro, l’investigazione familiare di uno scrittore su un evento che ha segnato la sua giovinezza e la sua maturità: l’esistenza intera.

    Alle 21.15, (Baglio di Stefano, Montagna di sale) in scena ‘Corpo di Stato - Il delitto Moro una generazione divisa’, narrazione sul caso Moro di Marco Baliani, drammaturgia e regia Maria Maglietta (produzione Casa degli Alfieri, Trickster Teatro): “Ho cercato allora di ritornare laggiù, in prima persona, ricordandomi di me in quei giorni, trovando nelle mie esperienze di allora quelle ‘piccole storie’ che sole possono tentare di illuminare la Storia più grande. – racconta Marco Baliani - Ho ripercorso momenti dolorosi senza perdere però le atmosfere di quegli anni, gli entusiasmi, i paesaggi metropolitani, le contraddizioni. Nei 55 giorni della prigionia di Moro ho raccontato di una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero, e come questa immagine sia divenuta via via spartiacque per scelte fino ad allora rimandate, abbia fatto nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche”.

    Domenica 29 luglio, alle 19.30, in Terrazza, si terrà l’incontro dal titolo, ‘1968/1978: Una generazione divisa?’, con Marco Baliani, Maria Maglietta e Calogero Pumilia.

    Alle 21,15 (Baglio di Stefano, Montagna di Sale) performance musicale dal titolo ‘La fantasia al potere: 1968/1978, musiche e storie di una generazione’, con Paolo Briguglia e Fabrizio Romano, musiche arrangiate ed eseguite da Diego Spitaleri e Dario Sulis, con Giuseppe Costa, Salvo Correri, Marcello Mandreucci.

    Un racconto fatto di musica e parole guiderà il pubblico dentro quegli anni, dentro quel decennio, tra il 1968 e il 1978, dal terremoto del Belice al Caso Moro. Un concerto narrato una colonna sonora di una generazione, di quella generazione, con canzoni di protesta, canzoni di libertà e sarà appunto la fantasia a prendere il comando di quest’inedita serata generazionale.

    Ingresso intero € 12,00 - Ingresso ridotto € 8,00 (Studenti universitari - in possesso di libretto in corso di validità - Giovani under 25 - Adulti over 65 – Possessori PMO card – Residenti nel Comune di Gibellina – Soci Unpli - Abbonamento € 65,00. Gli incontri in terrazza sono ad ingresso libero.

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