Il pesce selinuntino e ricette dei nonni "salvano" famiglia dall'emigrazione. La storia di Giovannella e Gaspare
di: Elio Indelicato - del 2014-06-24
Il papà li pesca e lei li cucina. E’ la storia bella di Giovannella Titone e del marito Gaspare Bua, che avevano pronta la valigia per emigrare in cerca di lavoro. Adesso grazie al pesce azzurro di Marinella e ai trucchi in cucina imparati dai nonni da papà Enzo, pescatore, e da mamma Giovanna, Giovannella “incanta “ i turisti con le sardine “incannate e condite con l’ammogghiu".
Giovannella Titone racconta che grazie alle insistenze dei genitori è rimasta a Marinella, dove quello che era un bar adesso è diventato, a due passi dai templi, un punto di pura gastronomia locale, per i turisti e non solo, per il pesce azzurro.
Il segreto dice Giovannella Titone "è quello innanzitutto di rispettare il turista, nella qualità e nel conto finale. Il turista è un investimento, non un “pollo” da spennare. Il nostro mare ci ha convinti con il suo pesce azzurro a restare qua. Abbiamo scoperto quanto piaccia ai turisti cucinato in tutte le salse e supportato dal nostro olio e dal pane nero.
L’importante è – continua Giovannella Titone - che sia assolutamente fresco, perché ritengo che nelle nostre zone sia una 'bestemmia' portare sulla tavola il pesce congelato".
Intanto per grande soddisfazione di Giovannella e Gaspare e anche di papà e mamma è arrivato il certificato di eccellenza per il suo locale (il Boomerang) da parte di Tripadvisor. Le ottime recensioni fatte dagli avventori e dai turisti hanno, infatti, convinto i responsabili del noto portale a conferire questo importante riconoscimento.
Un appello ai giovani da parte di Giovannella "credere nelle risorse della nostra terra, impegnarsi seriamente nel lavoro e rispettare sempre il prossimo. Questa è la migliore pubblicità che possiamo fare: il passa parola della nostra buona terra di Sicilia”.