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Donna margheritese muore di epatite C. Il Ministero della Salute condannato a risarcire 715 mila euro alle figlie

di: Elio Indelicato - del 2019-10-17

Immagine articolo: Donna margheritese muore di epatite C. Il Ministero della Salute condannato a risarcire 715 mila euro alle figlie

(ph. Foto: gazzettadellavoro.com)

La Corte di Appello di Palermo ha condannato nei giorni scorsi il Ministero della Salute al pagamento di 715.000,00 Euro nei confronti di tre sorelle trapanesi, figlie di una signora originaria di Santa Margherita Belice, P.M., deceduta nel 2006 a causa di epatite C contratta a seguito di una trasfusione di sangue infetto.

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  • Nel 1975 P.M. era stata difatti operata di ernia al disco presso il CTO di Firenze, ospedale specializzato in ortopedia ed in quell'occasione le vennero praticate due trasfusioni.

    La diagnosi di epatite le venne poi diagnostica nel 1992, quando venne ricoverata presso l'Ospedale S. Antonio Abate di Trapani per la comparsa di gravi disturbi al fegato. Fu in quell'occasione che i Medici trapanesi ritennero che il virus dell'epatite le era stato trasmesso attraverso le trasfusioni avvenute presso l'Ospedale di Firenze. La causa dell'epatite venne poi definitivamente accertata dall'Ospedale Militare di Palermo, organo chiamato al parere finale. 

    Nel 2009 le tre sorelle citavano quindi in giudizio il Ministero della Salute, ritenendolo responsabile della morte della madre in quanto tra i suoi compiti istituzionali c'è anche quello di vigilare sul sangue trasfuso.

    Dopo dieci anni di causa ed una prima sentenza favorevole del Tribunale di Palermo è stata quindi depositata la sentenza della Corte di Appello che ha respinto le difese del Ministero che non si riteneva responsabile sul presupposto che all'epoca della trasfusione il virus dell'epatite C (HCV) non era stato ancora scoperto.

    La sentenza della Corte di Appello è invece chiarissima: il Ministero è responsabile della morte della vittima.

    L’avvocato Gianni Caracci, difensore delle figlie della donna deceduta aggiunge: “E’ stata premiata la caparbietà di tre figlie che non si sono mai rassegnate al pensiero di avere perso la madre per la negligenza e la leggerezza delle istituzioni. Sono riuscite ad ottenere una sentenza che afferma in maniera esplicita che si è trattato di un vero e proprio ‘omicidio colposo’commesso dallo Stato”. 

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    Effeviauto 6 gennaio 2025