Castelvetrano, a volto coperto e con coltello alla mano rapinano due ragazze e scappano. Scarcerato presunto autore
del 2015-09-07
Restano per ora senza volto i due giovani rapinatori che sotto la minaccia di un coltello si sono fatti consegnare circa trecento euro da due ragazze di colore a Castelvetrano .
Scarcerato uno due presunti autori.
Una rapina avvenuta qualche giorno fa intorno alle ore 14.30 in via Saporito da parte di due malviventi.
Vittime due ragazze straniere che dopo aver aperto la porta del loro appartamento, indotte da un escamotage messo in atto dai rapinatori, si sono trovate di fronte due ragazzi dal volto travisato con una calza da donna i quali con minaccia e brandendo due armi da taglio si sono impossessati della somma di denaro custodita nella stessa abitazione..
Durante la fuga uno dei due malviventi, prima di entrare in auto, si sarebbe sfilato la calza che copriva il volto e sarebbe stato visto da una delle due ragazze che, nel frattempo si era affacciata al balcone.
Allertati immediatamente i Carabinieri veniva dato corso ad una possibile individuazione dei rapinatori e si risaliva a D. C. 31 anni , pregiudicato di Castelvetrano, che veniva riconosciuto dalla vittima, attraverso la consultazione di varie fotografie di pregiudicati castelvetranesi, come uno dei due autori del delitto.
Dopo la perquisizione dell'abitazione del presunto rapinatore, che aveva portato al sequestro di una felpa dello steso tipo di quella utilizzata dal rapinatore, veniva arrestato con l'accusa di rapina aggravata e ristretto presso la casa circondariale di Trapani in attesa della udienza di convalida di arresto da parte del magistrato competente Il G.I.P.di Marsala procedeva all'interrogatorio dell'arrestato durante il quale D.C , alla presenza del suo difensore l’avvocato Giuseppe Ferro jr., respingeva tutte le accuse e forniva un alibi circa la sua presenza in altro luogo nella fascia oraria nella quale era stata consumata la rapina .
Inoltre si evidenziavano contrasti tra quanto descritto dalla vittima circa il riconoscimento del malfattore e i tratti somatici dell'arrestato.
Pertanto sulla scorta di quanto evidenziatosi, il G.I.P. Riccardo Alcamo riteneva non sufficienti i gravi indizi di colpevolezza e disponeva conseguentemente la liberazione dell'arrestato.