Contestava al Comune di Castelvetrano debito da oltre 4 Milioni. Giudice dà torto a società di factoring
del 2023-05-09
Un presunto debito di oltre quattro milioni di euro nei confronti di alcune società era stato una delle cause del dissesto finanziario del Comune di Castelvetrano. Adesso arriva una sentenza che “demolisce” il presunto credito accertato solo per circa 100.000 euro, compresi spese di causa e interessi.
Era stata nel Giugno del 2020 la Banca Farmafactor S.p.a., che lavora con molti comuni, cessionaria di alcuni crediti vantati da diverse società di servizi (Enel Energia, Eni, Gemmo S.p.a. etc...) a rivolgersi al Tribunale di Marsala, chiedendo la condanna del Comune al pagamento di circa 5 milioni di euro a titolo di sorte ed interessi al 2019, oltre a quelli maturati per un altro milione di euro.
Per detto credito, la Società ricorrente aveva avanzato domanda di insinuazione al passivo fallimentare all’Organismo Straordinario che gestisce il dissesto finanziario dell’Ente, dichiarato dalla Commissione straordinaria il 15 Febbraio del 2019.
Nel Giugno del 2020 inizia la causa contro il Comune per la riscossione del credito vantato da contratto e, in via subordinata, di indennizzo per arricchimento senza causa da parte dello stesso Ente. Il Comune, difeso dall’avvocato Francesco Vasile, ha subito contestato la fondatezza del credito, non provato dal solo atto notarile di cessione del credito, che elencava una serie di fatture, le quali da sole, per il Giudice, non sono state sufficienti a provare l’esatta quantificazione dei servizi erogati.
Per circa 60.000 euro il Giudice li ha accertati, perché suffragati da prove documentali che si riferivano a provvedimenti di impegni di spesa dirigenziali. È stata necessaria, per il Giudice, ai fini della decisione, la consulenza di un apposito Consulente tecnico di ufficio, che ha accertato, in alcuni casi, che tra l’Ente e le società di servizi non c’era traccia di contratti scritti né di regolare impegno di spesa nel bilancio.
Per l’avvocato del Comune la pendenza di questo credito di circa sei milioni ha influito sulla dichiarazione del dissesto del Comune, adesso superato.