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Eden II, il comune si è costituito parte civile. "Nessuna dimissione di Giambalvo"

di: Elio Indelicato - (fonte: Gds) - del 2015-04-03

Immagine articolo: Eden II, il comune si è costituito parte civile. "Nessuna dimissione di Giambalvo"

(ph. Foto: gazzettadellavoro.com)

Il Comune di Castelvetrano attraverso il suo ufficio legale, si è costituito parte civile nel procedimento penale “ Eden 2”, che si sta svolgendo presso il Gip del Tribunale di Palermo e che vede imputati tra gli altri il consigliere comunale Lillo Giambalvo, Vito Tumbarello, i fratelli Cacioppo, Giuseppe Nicolaci, Giuseppe Fontana, Girolamo Bellomo, tutti imputati di associazione mafiosa, denominata “cosa nostra”.

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  • "La costituzione di parte civile, precisa il difensore del Comune Francesco Vasile, avviene in quanto il Comune, quale Ente esponenziale, non può che difendere e rappresentare tutta la società civile danneggiata dal fenomeno mafioso, risultando evidente, come affermato dallo stesso Gip Ferdinando Sestito, che si tratta di un danno che la città riporta alla sua immagine, allo sviluppo turistico e alle collegate attività produttive".

    Si apprende a proposito che quasi tutti gli imputati hanno chiesto di essere giudicati con il “rito abbreviato”, che consente agli stessi di beneficiare di uno sconto di pena pari ad un terzo e sulla base dello stato degli atti accertati dalla Direzione Distrettuale Antimafia in persona dei magistrati Carlo Martella, Maurizio Agnello e Teresa Maria Principato.

    L’udienza preliminare è prevista per il prossimo 21 aprile presso l’aula bunker del Carcere Pagliarelli di Palermo. Alla costituzione di Parte Civile, oltre al Comune di Castelvetrano, sono stati ammessi il Centro Studi ed iniziative culturali Pio La Torre onlus, l’Associazione antimafie e antiracket Paolo Borsellino, mentre è stata rigetta la richiesta dell’Associazione Antiracket ed antiusura di Trapani e la stessa Confindustria di Trapani per motivazione diverse , come si legge nella stessa ordinanza del Tribunale di Palermo.

    A proposito del consigliere Lillo Giambalvo e le sue “annunciate” dimissioni da consigliere comunale, lo stesso legale del Comune precisa che:” le stesse non sono state formalizzate anche se già la sua sospensione era stata decretata dal Prefetto Leopoldo Falco per 18 mesi, in applicazione della legge Severino.” Lo stesso presidente del Consiglio comunale Enzo Cafiso conferma quanto dichiarato dall’avvocato Francesco Vasile aggiungendo che "sul mio tavolo non ho mai ricevuto ufficialmente nessuna dimissione da parte del consigliere Lillo Giambalvo".

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