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Progetto SPRAR, Scozzari assolto dall’accusa di peculato e truffa aggravata. La soddisfazione dei legali

di: Redazione - del 2024-07-15

Immagine articolo: Progetto SPRAR, Scozzari assolto dall’accusa di peculato e truffa aggravata. La soddisfazione dei legali

Si è concluso ieri, 15 luglio, nell’Aula Borsellino davanti al Collegio presieduto dal Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Marsala, il processo a carico di Giuseppe Scozzari, storico amministratore della Cooperativa "Insieme" che, fino al 2019, ha operato a Castelvetrano nell'ambito dell'accoglienza dei migranti.

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  • Scozzari è stato assolto dalle accuse di peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato in relazione al progetto SPRAR.  La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Scozzari e la Cooperativa "Insieme" ha avuto origine agli inizi del 2018, quando il Comune di Castelvetrano segnalò presunte irregolarità nelle rendicontazioni annuali del progetto SPRAR gestito dalla cooperativa.

    Le irregolarità furono segnalate dalla Commissione Straordinaria Antimafia, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, alla Procura della Repubblica di Marsala e al Ministero dell'Interno, quest’ultimo ente erogatore dei finanziamenti destinati all'accoglienza dei migranti ospitati nelle strutture gestite dalla cooperativa.

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  • La Procura della Repubblica di Marsala, avviata un'indagine approfondita, aveva avanzato e ottenuto il rinvio a giudizio per Scozzari. Le accuse riguardavano la mancata restituzione di oltre 390.000 euro al Comune di Castelvetrano, somme che il Comune riteneva indebitamente erogate, e l'uso da parte di Scozzari di false attestazioni di spesa e fittizie imputazioni per ingannare il Comune e il Ministero, ottenendo così erogazioni pubbliche per milioni di euro.

    Scozzari ha sempre sostenuto la trasparenza della gestione dell’accoglienza, rigettando ogni accusa e denunciando invece gravi inadempienze del Comune di Castelvetrano nelle modalità e tempistiche dei pagamenti delle erogazioni, ritardi e mancanze che avrebbero portato, nel 2019, al fallimento della Cooperativa "Insieme".

    Dopo oltre tre anni di procedimento giudiziario, il Tribunale Penale di Marsala ha ritenuto infondate le accuse, assolvendo Scozzari da tutte le imputazioni, nonostante la Procura avesse richiesto una condanna a sei anni di reclusione.  La pronuncia, in attesa del deposito delle motivazioni, sembra porre fine a una lunga e complessa battaglia legale.

    L'Avvocato Tancredi Bongiorno, difensore di Scozzari, si è dichiarato soddisfatto per il risultato ottenuto, sottolineando la complessità delle imputazioni e la delicatezza dei progetti di accoglienza. Bongiorno ha ribadito la sua continua convinzione nell'innocenza del suo assistito, evidenziando le difficoltà nel chiarire il meccanismo di erogazione finanziaria e i ruoli delle istituzioni coinvolte nella gestione del progetto.  Questa assoluzione segue quella ottenuta nel processo di Gorizia nel 2022, dove Scozzari, difeso sempre da Bongiorno, era stato accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato nell’ambito di progetti di accoglienza nei centri di Gradisca di Isonzo.

    Scozzari, fermamente convinto del buon operato della Cooperativa "Insieme", attende ora l'esito dei giudizi civili d'appello promossi dal Comune di Castelvetrano, che ha impugnato le sentenze del Tribunale di Marsala, condannanti l’ente locale a pagare circa un milione di euro per mancati pagamenti in relazione allo SPRAR.

    Nel procedimento penale, la Cooperativa "Insieme", imputata per responsabilità amministrativa in relazione all'accusa di truffa aggravata, è stata difesa dall’Avvocato Ignazio Cardinale, nominato dalla Curatela fallimentare, il quale ha manifestato piena soddisfazione per l’assoluzione ottenuta, evidenziando la delicatezza delle accuse e la complessità del procedimento, che in caso di esito sfavorevole avrebbe portato a gravi conseguenze sanzionatorie per la società.

    L’intera vicenda mette in luce – conclude l’Avvocato Bongiorno – non solo le complesse dinamiche giuridiche e amministrative legate alla gestione dei progetti di accoglienza, ma anche l’importanza dell’efficienza nei rapporti tra enti pubblici e privati, fondamentali per la corretta gestione della cosa pubblica e dell’erogazione e gestione dei fondi destinati a scopi socialmente rilevanti.  L’assoluzione di ieri, dopo quella di Gorizia, fa ben sperare anche per il futuro, considerando che sono ancora pendenti altri due processi penali per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale.

    Nella foto, a sinistra, Giuseppe Scozzari e, a destra, gli Avvocati Tancredi Bongiorno e Ignazio Cardinale.

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