Rivelazione del procuratore Principato: "Attenzione a false vittime di intimidazioni"
(fonte: gds.it) - del 2015-02-06
(ph. agrigentotv.it)
Nel Trapanese, approfittando della pressante influenza di Cosa Nostra, qualcuno avrebbe scelto di fingersi vittima della mafia, inventandosi intimidazioni.
Il «gioco», inquietante sarebbe già sotto osservazione da parte dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo che sta passando al setaccio tutti gli atti intimidatori denunciati negli ultimi mesi. Il numero maggiore di messaggi intimidatori ha riguardato Castelvetrano, città del boss latitante Matteo Messina Denaro. Sull’escalation degli attentati, il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, dice: bisogna fare «le dovute distinzioni tra vere e false intimidazioni», aggiungendo che «la valutazione è al vaglio degli inquirenti». Sul delicatissimo tema, il magistrato, che coordina le inchieste di mafia in provincia di Trapani, mantiene il massimo riserbo.
A cosa attribuite l’incremento delle intimidazioni?
Nuova strategia oppure volontà di mostrare i muscoli in un periodo in cui il braccio armato ha subito gravi colpi dalle forze di polizia? «A parte le dovute distinzioni tra vere e false intimidazioni, la cui valutazione è al vaglio degli inquirenti, ritengo che una delle cose che più lo abbia colpito è stato l'arresto della sorella Patrizia, sua referente essenziale e, per di più, donna».