Vigili Urbani, una multa annullata e la questione finisce in Tribunale. Indagini dopo esposto anonimo in Procura
del 2019-01-23
Vice comandante e commissario dei Vigili Urbani di Castelvetrano finiscono a processo. Tutto inizia nell’agosto del 2017 quando il Comandante dei Vigili Urbani Vincenzo Bucca sanzionava con una multa tre auto che si trovavano in divieto di sosta nel sistema delle piazze a Castelvetrano.
Tra le auto in sosta vietata vi era quella del Vigile Tommaso Inzirillo, che aveva parcato la sua auto, con all’interno delle persone, per andare nella farmacia che era di turno a comprare un medicinale per la suocera.
Tommaso Inzirillo, attestando lo “stato di necessità” quale esclusione della responsabilità, chiedeva con apposita istanza l’annullamento in autotutela del verbale. L’istanza veniva accolta dal vice comandante Rosaria Raccuglia e il verbale veniva annullato.
Tutto sembrava finire lì ma un esposto anonimo in Procura ha fatto scattare le indagini e Tommaso Inzirillo e Rosaria Raccuglia sono finiti a processo con l’accusa di abuso di ufficio.
Il PM ha chiesto per entrambi una pena di mesi sei di reclusione. Il Comune di Castelvetrano si è costituito parte civile per danni all’immagine dell’Ente.
Tommaso Inzirillo è difeso dall’avvocato Erina Vivona, mentre Rosaria Raccuglia dall’avvocato Giuseppe Ferro Junior ed entrambi hanno scelto il rito abbreviato dichiarandosi estranei all’ipotesi di reato.