Ex Sindaco Calatafimi replica a Fiordaliso: "Si è fatto trascinare da gogna mediatica contro di me"

"Farò bruciare la sedia dove si è seduto durante il convegno sulla legalità al Liceo Scientifico di Castelvetrano, nella qualità di presidente del Consorzio Trapanese della legalità". Queste erano state le parole del Preside Francesco Fiordaliso a proposito dell'arresto per corruzione del Sindaco di Calatafimi, Nicolò Ferrara, accusato di aver preso una tangente di 3000 euro da una ditta in una gara per la vendita degli autocompattatori del Comune.  

Scarcerato, per il venir meno delle esigenze cautelari, il sindaco dimissionario di Calatafimi, Nicolò Ferrara, ha replicato al Preside Fiordaliso che aveva espresso tutta la sua amarezza per l'arresto del primo cittadino di Calatafimi,

Quest'ultimo ha così commentato su Castelvetranonews.it le dichiarazioni fatte nei suoi confronti: "Egregio Signor Preside Fiordaliso, navigando su internet, dopo tanti giorni dalla vicenda giudiziaria che mi ha visto coinvolto, mi sono imbattuto nella dichiarazione che Lei ha rilasciato a commento della notizia del provvedimento emesso dal giudice nei miei confronti.

Quella dichiarazione, riportata da varie testate giornalistiche, supera per violenza ogni altro articolo di stampa o radio-televisivo. QUELLA DICHIARAZIONE rappresenta la pietra tombale di un sepolcro all'interno del quale si seppellisce la giustizia e la democrazia.

Anche Lei, Illustre Preside da me tanto stimato, si fa trascinare dalla gogna mediatica organizzata da certa stampa e da certi giornalisti.

Anche Lei, prendendo per assoluta verità quella riportata dalla stampa , si fa tribunale ed emette la sentenza di colpevolezza,senza appello, senza possibilità di difesa, senza attendere il giusto processo nelle aule del tribunale dove si potrà chiarire tutto e far trionfare la vera giustizia. Che amarezza signor Preside. Chi si erge a difesa della legalità non può esternare giudizi così violenti con facilità e superficialità,chi si erge a difesa della legalità dovrebbe difenderla in ogni occasione e non solo quando fa più comodo.

Chi difende la legalità dovrebbe conoscere l'art.27 della costituzione con il quale si sancisce che l'indagato si considera innocente fino a sentenza definitiva.

Dovrebbe conoscere che la conferenza europea tenutasi a Roma nel 1950 ha ribadito quanto previsto dalla nostra Costituzione. Dovrebbe sapere che la Conferenza internazionale tenutasi a New York nel 1966 ha ribadito gli stessi concetti. La legalità non si rispetta a tratti, le regole vanno tutte osservate non solo quelle che piacciono.

A cosa servono le conferenze,i convegni con cui si parla del rispetto delle regole, del rispetto della giustizia e della democrazia , se poi di fronte alla prima occasione dimentichiamo tutto e diventiamo massa dando ad una opinione pubblica famelica quel pasto che può alleviare la sua rabbia credendo di fare giustizia.Mi sarei aspettato da chi difende certi valori un pò di maggior rispetto verso la persona e una maggiore capacità critica verso la notizia ,una maggiore informazione sull'uomo.

Ed allora, signor PRESIDE, POTEVA venire a conoscenza di una persona da quarant'anni impegnato nel sociale e nel volontariato,senza clamore e senza chiedere nulla in cambio. AVREBBE SCOPERTO un uomo da trent'anni impegnato ad aiutare i giovani a sfruttare le occasioni di lavoro,avrebbe scoperto un uomo da più di quaranta anni impegnato nello sviluppo della propria città senza ricercare medaglie ma con la sola soddisfazione di veder migliorare il proprio paese.

Avrebbe scoperto un uomo che da sette anni sindaco ha chiuso ogni sua attività per dedicarsi completamente e con passione in questo gravoso impegno. Se tutto quanto detto non serve a far nascere almeno un dubbio sulla verità di quanto riportato dalla stampa allora penso che il futuro non sarà certo più roseo del nostro presente, ed ognuno si prenda le proprie colpe.

Saluti da Nicolò Ferrara P.S.(La sedia posso venirla a ritirare, può servire a qualcuno ).GRAZIE e mi perdoni gli errori......grammaticali.

 

Foto:trapaniok.it