Capacità di ascolto? Il difetto più rimproverato alle persone
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2017-08-14
Sembra paradossale parlare di incapacità comunicativa nell’era della comunicazione globale ma, quello del dialogo, rimane ancora oggi un problema che si ripercuote sulla vita di ognuno di noi. Spesso, l’inefficacia della comunicazione deriva proprio dall’incapacità di sapere ascoltare.
Sembra un concetto banale, ma se ci soffermiamo un attimo a riflettere ci verrà in mente almeno un occasione in cui, nel corso del dialogo con una persona, ci siamo ritrovati a pensare cosa dire proprio mentre il nostro interlocutore ci stava parlando.
Spesso infatti, per far valere la nostra posizione, utilizziamo il tempo impiegato dall’altro per esprimere il proprio concetto, come spazio per preparare la nostra risposta, come se dovessimo essere sempre pronti all’attacco per difendere la nostra posizione e il nostro pensiero.
Pensateci bene, quante volte vi è capitato di dire “Il tuo pensiero mi convince, forse potrei rivedere la mia posizione su questo argomento?" Sono sicura che se facessimo un sondaggio il risultato sarebbe disastroso.
Quando comunichiamo lasciamo poco spazio all’ascolto, come se comunicassimo con la speranza di ottenere una conferma di quello che pensiamo; se la conferma non arriva rimaniamo fermi sulla nostra posizione e la difendiamo a tutti i costi senza prendere nemmeno in considerazione la possibilità di cambiarla.
Lo spazio comunicativo non dovrebbe essere pensato come un “ring” in cui il più forte ha la meglio, ma dovrebbe essere utilizzato come occasione di confronto e di crescita, come possibilità di vedere le cose da un punto di vista diverso. Comunicare significa aprire la mente e non ragionare utilizzando pacchetti di pensiero preconfezionati da applicare a situazione diverse.
Il dialogo dovrebbe essere un regalo che decidiamo di fare a noi stessi e non una sfida contro l’altro da vincere a tutti i costi.
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