La valenza psicologica del make-up. Quando il dettaglio dà sicurezza e convinzione
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2018-03-15
La società contemporanea è ossessionata dall’ immagine. Siamo nell’era più social di sempre, l’era in cui attraverso le piattaforme sociali diffondiamo la nostra immagine e le condividiamo con le utenze sia maschili che femminili. In particolare la donna, è sempre più attenta a fornire un immagine di se stessa che punti al raggiungimento di un certo grado di soddisfazione personale curando ogni dettaglio, in particolar modo il make-up.
Ma quale è la valenza psicologica del make-up? L’arte del trucco, fin dagli albori, nasce con la funzione di abbellire la propria immagine ma è anche accompagnata da un senso di appartenenza culturale (pensiamo ad esempio ad alcune tribù o alle donne indiane). Il trucco era quindi utilizzato come forma di comunicazione e come strumento di differenziazione culturale. Nel tempo, il trucco diviene uno strumento amico della donna, aiutandola a sentirsi meglio con se stessa e dandole la possibilità di nascondere piccoli difetti e di valorizzare invece alcune parti del viso.
Quando ci trucchiamo dunque andiamo in qualche modo a modificare l’aspetto della nostra pelle. La pelle rappresenta una sorta di confine tra ciò che sta dentro di noi e ciò che invece rimane fuori. Diventa quindi abbastanza significativo, che ciò che noi andiamo a truccare rappresenta proprio il confine tra noi e gli altri.
Quando bisogna preoccuparsi?
Bisogna stare attenti, al tempo che si impiega nell’arte del trucco e allo stato d’animo con cui ci trucchiamo. Se il tempo dedicato diventa eccessivo e il trucco diventa un accessorio di cui è impossibile fare a meno bisogna iniziare a porsi qualche domanda. È giusto avere cura di sé, ma bisogna farlo con lo spirito giusto. Se mentre ci trucchiamo avvertiamo una sensazione di ansia o di stress derivante dal fatto che il trucco non viene perfettamente dobbiamo cercare di capire cosa c’è alla base di questo malessere.
Truccarsi rimanere comunque un’arte meravigliosa, bisogna però abbellirsi senza stravolgersi o nascondersi dietro quella che ci sembra una maschera sicura.