Preoccupa l'avanzata del "Blue Whale". Il gioco che finisce male partito dalla Russia
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2017-05-17
Un recente servizio del programma televisivo “Le Iene” ha portato alla luce un’agghiacciante realtà: Blue Whale, un macabro gioco online ha spinto al suicidio circa 157 adolescenti.In Italia non si è ancora manifestato, ma dalla Francia arrivano dati allarmanti tanto da essere segnalato a presidi e insegnanti per sensibilizzare le famiglie.
Il terribile gioco nasce in Russia da un trio di ragazzi oggi in prigione.Tutto è stato pensato e organizzato nei minimi dettagli: il logo, le musiche e le domande legate al tema della morte. Istigati da quelli che possono essere definiti dei veri criminali, gli adolescenti che intraprendono il gioco decidono di portare a termine una serie crescente di sfide che ne modificano le emozioni fino a portarli alla depressione.
Scopo del gioco? Costringere al suicidio il giocatore.
Il giocatore, deve sottostare agli ordini degli amministratori altrimenti terribili cose si ripercuoteranno su di lui e sui suoi cari. Le prove da superare sono 50 le prime di facile adempimento come ad esempio: far felice qualcuno, dire ti amo a qualcuno, parlare con uno sconosciuto per strada; ma poi la difficoltà aumenta: ferirsi, non parlare con nessuno, salire su una gru ; fino ad arrivare alla prova finale, quella di uccidersi, proprio come la balena blu che si infligge la morte spiaggiandosi.
Dalla Gran Bretagna al Brasile, dalla Spagna al Messico: sono già diversi i casi di giovani e giovanissimi che si sono uccisi per completare la più folle ed assurda delle sfide social. Sicuramente le vittime sono principalmente adolescenti e persone inclini alla depressione o con bassa autostima.
Spesso, gli adolescenti, si ritrovano ad affrontare quello che può essere considerato uno dei periodi più difficili della vita dell’uomo, da soli e quando ci si sente soli e disperati e tutto sembra complicato, si rischia di cadere con molta facilità in queste trappole, di credere a certi messaggi e affidarsi nelle mani sbagliate.
L’adolescente cerca rifugio nella rete senza rendersi conto delle conseguenze drammatiche che può avere tutto ciò. È importante conoscere questi fenomeni e seguire sempre i propri figli assicurandosi che facciano un uso corretto del mondo virtuale. È fondamentale che i genitori imparino a riconoscere i meccanismi di adescamento per potere cosi attenzionare alcuni segnali di allarme.