Quando rendere felici gli altri distrugge ciò che siamo. Se in certi casi dire "no" fa bene
di: Dott.ssa Fabrizia Modica - del 2019-04-11
Mettere da parte sé stessi e le proprie necessità per andare incontro alle persone che amiamo, porta, con il tempo, al totale disfacimento della nostra persona. L’altruismo è una caratteristica rara e meravigliosa ma ricordiamoci che non si può amare o aiutare il prossimo senza prima avere imparato ad amare e rispettare sé stessi. Cosa caratterizza questa tipologia di persone?
L’incapacità di dire no. Per questi soggetti, dire NO diventa un’azione quasi impossibile. Dire no, provoca disagio e sofferenza ed un profondo senso di colpa. Quando c’è un problema sono subito disponibili ad aiutare e a trovare una soluzione. Di solito questi soggetti, rientrano nella categoria di persone classificate come “quelle sulle quali si può contare” e questo porta a chiedere aiuto ad essi per qualunque cosa. Spesso questo atteggiamento sfocia anche nella “pretesa”. Non hanno mai tempo per sé stessi. Questi soggetti, di solito, trovano sempre una scusa per sfuggire a tutti quegli impegni che riguardano la propria vita. Non hanno mai il tempo di praticare uno sport o un hobby; non hanno mai tempo per prendersi cura del proprio aspetto esteriore; non hanno mai tempo per dedicarsi a tutto ciò che concerne la propria sfera privata perché sono sempre troppo occupati ad occuparsi degli altri.
Appaiono spesso stanchi e tristi. I loro occhi sembrano quasi vuoti come se qualcuno avesse risucchiato da essi tutta l’energia. L’amore per il prossimo non deve diventare motivo di disfacimento del proprio corpo e delle proprie emozioni. La disponibilità non deve essere praticata a discapito delle proprie necessità. Bisogna imparare a dire NO soprattutto in quelle circostanze in cui non ci sentiamo pronti ad affrontare una determinata situazione.
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