Escludere ex coniuge dai figli? E' reato. Ex moglie condannata a 8 mesi di reclusione
di: Avv.Marinella Amodeo - del 2015-11-30
La separazione è un evento doloroso per i figli, specie se minori, che vivono in prima persona gli scontri che portano i genitori a separarsi.
Spesso, infatti, vengono inconsapevolmente coinvolti nella crisi coniugale ed usati come arma per ferire l’altro, come merce di scambio per ottenere vantaggi o costringere il coniuge a porre in essere determinati comportamenti. ( “Se non fai questo non ti faccio vedere tua figlia”).
La Cassazione, con una recente sentenza dello scorso settembre, si è occupata della vicenda di una madre che, all’insaputa dell’ex marito, aveva trasferito la figlia in una scuola che si trovava nel paese in cui vivevano i nonni materni, togliendola da quella sita nella città di residenza di entrambi i coniugi.
Il padre dopo aver sporto denuncia, ha affrontato una battaglia in Tribunale con l’ex moglie, che sia in primo che in secondo grado è stata condannata a otto mesi di reclusione per il reato di sottrazione di persona incapace ex art. 574 c.p. (la figlia minore).
Contro tale condanna la donna ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo a sua difesa che il padre per lunghi periodi di tempo si era disinteressato della figlia, limitandosi a sporadici incontri.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della donna e confermato la condanna stabilendo che la donna, con i suoi comportamenti ha “travalicano la linea di demarcazione tra una normale manifestazione dell'esercizio della propria potestà e il comportamento diretto a contrastare il diritto dell'altro coniuge”.