A bordo dell'Amerigo Vespucci. Eccellenza italiana varata nel 1931 ed ancora protagonista in mare
del 2017-10-10
Abitando a Civitavecchia, il porto di Roma, è facile fare delle esperienze uniche che sarebbe stato impossibile fare se fossi rimasto a Castelvetrano. Chiaramente ho dovuto rinunciare ad altrettanto interessanti esperienze che avrei potuto fare al mio paese, ma così vanno le cose “Un si po’ aviri la ‘utti china e la mugghieri ‘mbriaca” “Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”.
Ho già parlato della mia precedente visita al sommergibile Romei e adesso voglio raccontare della nuova visita che, proprio in questi giorni, sono riuscito a fare salendo a bordo della mitica “Amerigo Vespucci”. Non è stato facile, poiché ho dovuto attendere il mio turno sotto un sole insidioso e, dopo più di un’ora di trascinarmi nel lungo serpentone che s’era formato a ridosso del vascello, alla fine ce l’ho fatta.
Devo confessare che ho provato un’emozione speciale che spero di riuscire a trasmettere a chi mi sta leggendo. In mano tenevo il mio inseparabile smartphone d’ultima generazione, regalo di compleanno dei miei figli, con i suoi millecinquecento megapixel che mi ha permesso di fare delle foto indimenticabili utilizzando il selfie.
Una volta sulla Nave, dopo avere attraversato una passerella in doghe di legno ed essere andato su utilizzando una scala anch’essa di scalini in legno, oltre a rubare con gli occhi tutto ciò che c’era da ammirare, ho avuto la curiosità di sapere il più possibile su questa nostra meraviglia dei mari. Il personale di bordo è stato molto gentile e disponibile ed è grazie a loro che ho raccolto le informazioni che ora vi darò.
L’“Amerigo Vespucci” è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. E’ stata costruita e allestita nell’allora Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, varata il 22 febbraio del 1931 e, insieme alla gemella “Cristoforo Colombo”, fa parte della “Divisione Navi Scuola”. Il suo motto “Non chi comincia ma quel che persevera” è stato tratto da una frase del grande Leonardo Da Vinci, a significare che non è importante l’inizio d’un progetto, ma il suo compimento.
Lo scafo, che ha una lunghezza di 82 metri, è costituito da lamiere d’acciaio chiodate che garantiscono un’ottima impermeabilità. Da poppa a prora è costituito da tre ponti principali (coperta, batteria e corridoio) e due sovrastrutture che sono la continuazione del ponte di coperta, il cassero a poppa e il castello a prora.
Essendo il progetto iniziale basato sui vascelli dell’ottocento, è stata ripresa la colorazione del tempo, bianca e nera. All’interno della Nave sono presenti molte parti e strutture di legno pregiato quali teak, mogano e legno santo. All’altezza dell’albero di bompresso, a prora, è presente la polena, realizzata in bronzo dorato che rappresenta il grande esploratore e navigatore italiano del quindicesimo secolo, Amerigo Vespucci. Il tutto è adornato da diversi fregi di pregevole fattura a prora e l’arabesco a poppa di legno, ricoperti di foglia d’oro zecchino.
La “Vespucci” è una nave a vela equipaggiata con un motore elettrico ausiliario, in gergo navale “armata a nave”, ovvero con tre alberi verticali (trinchetto, maestra e mezzana), tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso a prora che funge da quarto albero. L’Unità è, inoltre, dotata di vele di taglio: i fiocchi sul bompresso, gli stralli tra gli alberi e la randa.
I compiti della Nave Scuola “Amerigo Vespucci” sono d’integrare l’educazione militare, marinara e sociale degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Navale Italiana, degli allievi della Scuola Navale Militare “F. Morosini”, degli allievi nocchieri della Marina Militare, dei giovani iscritti ad associazioni veliche come la “Lega Navale” e la “Sail Training Association Italia”.
Durante la sua lunga vita, la Nave ha compiuto un centinaio di campagne d’Istruzione tra il Mediterraneo, l'Europa Settentrionale e le Americhe, e una circumnavigazione dell’intero globo terrestre. Impegnata da oltre trent’anni nella salvaguardia e nella tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente marino, collabora in maniera assidua con associazioni quali l’Unicef, il WWF e Marevivo per tramandare alle nuove generazioni il rispetto per il nostro pianeta. Per le sue innumerevoli e prestigiose attività di rappresentanza svolte in tutto il mondo, essa può considerarsi una vera e propria ambasciata italiana itinerante.
Pesa 4.200 tonnellate e raggiunge una lunghezza di 101 metri. È larga 15,5 metri e le sue vele dispiegate raggiungono i 2.650 metri quadri. L’altezza dei tre alberi è di metri: 54, 50 e 43. I cavi e il cordame raggiungono una lunghezza di circa trentasei chilometri. La parte dello scafo in immersione è di metri 7,3. Ha in dotazione: due motoscafi, due motobarche, due moto lance, quattro palischermi a vela e a remi, una baleniera a poppa anch’essa a remi e a vela. Raggiunge una velocità di quindici nodi a vela e undici nodi con i suoi due motori diesel di 1500 cavalli ciascuno.
L’equipaggio è formato da 278 membri di cui: 16 Ufficiali, 72 Sottoufficiali, 190 Sottocapi e Comuni, suddiviso nei Servizi Operazioni, Marinaresco, Dettaglio-Armi, Genio Navale/Elettrico, Amministrativo/Logistico e Sanitario. Si aggiungono altre 130 persone dell’Accademia Navale, 30 dello staff e 100 allievi.