Persone false, quando un messaggio subliminale "diventa" canzone
del 2018-03-21
Nella mia vita ho potuto maturare una lunga esperienza per la quale oggi sono in grado d’affermare che riesco a sopportare forse tutto e tutti. Soltanto una cosa non sono riuscito a reprimere: il sentimento di disgusto che nutro da sempre nei confronti delle persone false.
Da esse non ci si può difendere, vincono sempre, non c’è alcuna speranza di non farsi sopraffare. Scrissi qualcosa su di loro qualche anno fa, che inserii nel mio CD “Italiani brava gente”. Voglio riproporla per inviare un messaggio ai giusti, alle persone vere: quello d’evitare in tutti i modi chi è falso, potreste riceverne solo tanto male. Voglio anche dispensare un modesto consiglio: fate in modo di non farvi contagiare dalla zizzania della falsità, rischiereste di diventare vittime di voi stessi. Questo il testo:
“Il falso è il buio tetro delle tenebre; è chi nutre i figli col veleno della sua cattiveria. Il falso è un individuo che si muove fra le rovine del suo cuore; è chi immola la sua vittima sull’altare della menzogna. Il falso è l’ipocrita che grida la sua ragione al vento del deserto. Il falso è il poeta maledetto che lancia i suoi anatemi riflettendoli nello specchio della sua incoscienza.
Il falso è chi proietta la sua immagine nel pozzo dell’umana ingordigia; è chi infonde le sue certezze sugli ebeti del pensiero. Il falso è l’apostata; è colui il quale non ha il coraggio di mostrarsi per quello che realmente è. Il falso è l’affermazione della dottrina della viltà; è lo scempio della giustizia, la chiave che apre la porta all’immoralità.
Il falso è una persona abbietta che mortifica il creato; è la cupidigia degli uomini affamati del possedimento. Il falso è il limite alla conoscenza del vero, il messaggio d’un fallimento, la strada che finisce dove comincia la verità. Il falso è l’ombra che copre la luce; è colui il quale nasconde la paura. Il falso è la libertà negata ai giusti; è il sentimento che distrugge la fiducia, l’abbandono d'ogni speranza. Il falso è chi insegue l’ideale dell’ignoranza; è lo spirito che alimenta la vergogna.
Il falso è chi opera nei meandri dell’infamia; è la proiezione del male sul muro della diffidenza. Il falso è tutto ciò che è privo di realtà; è il far credere l’opposto di quel che è. Il falso è un essere spregevole votato soltanto al capovolgimento di ciò ch’appare; è chi dedica la sua ignobile e perduta vita alla meschineria. Il falso è il creatore della sua ripugnante viltà. Il falso è il complice del falso; è l’ostinazione del credere senza sapere”.