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"Sicilia di m.."? La verità fa male? Sul web è bufera. Cè chi condivide e chi si sente offeso

del 2015-12-04

Immagine articolo: "Sicilia di m.."? La verità fa male? Sul web è bufera. Cè chi condivide e chi si sente offeso

«Non amo la Sicilia che rovina la sua intelligenza e la sua cultura, le sue coste - ha chiosato -, quando vado a vedere Selinunte, Segesta e altri posti di questo tipo non c’è nessuno. Non amo questa Sicilia che si butta via, che non si difende».  Credete che sia qua soltanto per sviolinare? No, assolutamente.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Arrivo dall’aeroporto, entro in città e praticamente ci sono 400 persone su 200 senza casco e in tutti i posti ci sono tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa con fatica. Questo significa che tu non hai capito cos’è il senso dell’esistenza con gli altri. Non lo sai, non lo conosci. È inutile che ti mascheri dietro al fatto che hai il mare più bello del mondo. Non basta, sei un’isola di merda».  

    Hanno fatto scalpore le parole del cantautore Vecchioni durante un incontro studentesco.

    Parole terribilmente schiette. Frutto, riteniamo, di un grande amore per la Sicilia e allo stesso tempo di rammarico per tutte le sue potenzialità inespresse.

    Le forti dichiarazioni hanno fatto il giro del web e anche su Castelvetranonews.it i lettori hanno dato vita a un vero e proprio dibattito. C’è chi si sente offeso dalle dichiarazioni di Vecchioni e chi, invece, ritiene  “assoluta verità” le parole del cantautore.

    C’è addirittura chi scrive: “Ma che è tutta questa indignazione contro Vecchioni? Dire la verità fa male? Diciamo che la frase andrebbe corretta. Non è la Sicilia ad essere un’isola di merda ma sono i siciliani ad essere delle persone di merda".

    Quasi a smorzare le polemiche Vecchioni ha parlato di «una provocazione d’amore». Ma non è bastato a placare le polemiche tra favorevoli e contrari. Come sempre la verità sta nel mezzo.

    La Sicilia è stupenda. La buona gestione delle località turistiche e delle città quanto a pulizia, servizi e non solo è per i Comuni impresa ardua a causa, anche, dei sempre minori trasferimenti della Regione. Sono finiti i periodi di trasferimenti a valanga.

    La politica è da sempre stata uno dei principali problemi di questa terra intrisa spesso nella sua mentalità di un tumorale sistema clientelare che impedisce l’emergere di ogni forma di meritocrazia.

    E infine i siciliani. La gran parte sono persone oneste e di sani valori.

    Tuttavia, in tanti non la rispettano pur giurando di amarla. Anche il rispetto di basilari regole di civiltà è spesso utopia.

    I siciliani che vivono lontani dalla propria terra, approdati in regioni o Stati diversi, ben presto acquisiscono consapevolezza di come la normalità sia il rispetto delle più elementari regole di civiltà che in Sicilia sembrano, davvero, essere di difficile (o forse impossibile applicazione). Le parole servono a poco. Servono fatti.

    Serve non parcheggiare in terza fila pur di non fare 200 mt a piedi. Serve rispettare gli orari di conferimento dei rifiuti. Non buttare divani in strada nonostante un servizio di raccolta dei rifiuti a domicilio. Serve raccogliere gli escrementi del proprio cane dal marciapiede della strada. Servirebbero tante cose che in questa sede è impossibile elencare.

    Forse le nuove generazioni potrebbero dare un nuovo impulso a questa terra. Ma forse questi giovani sono già andati via perché non c’è lavoro. Ma questa è un’altra storia.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025