Alla scoperta del "Bellumrepar(um)" nel territorio di Campobello di Mazara
di: Gianluca Serra - del 2019-09-13
Il Bellumrepar(um) ci viene tramandato dalle fonti medievali come una delle due residenze fortificate usate per i soggiorni venatori dell'imperatore Federico II di Svevia nel basso Belice (l'altra era il "Bellumvider"). Alcuni studiosi ritengono che il toponimo sia tratto dal poema di Re Artu' in cui "Belripayre" e' detto il castello della Fata Morgana.
All'ingresso di Campobello di Mazara esiste un rudere del XVII secolo che, nel suo nucleo centrale, conserva alcuni elementi architettonici che potrebbero essere piu' antichi (ovviamente il mio e' un occhio profano e rimetto il giudizio ai miei amici esperti). Il sito e' ancora oggi noto come "Birribaida" che, in arabo, significa "pozzo bianco" e che conserva una certa assonanza con "Bellumrepar".
All'interno del cortile del rudere di Birribaida si apre, stando a quanto mi raccontano a Campobello, un pozzo bianco che conduce in una sorta di stanza dello scirocco. Il rudere, fino a qualche tempo fa in abbandono, e' attualmente inaccessibile perche' oggetto di lavori co-finanziati dal FESR. Mi auguro la competente Soprintendenza abbia occhi aperti sui lavori in corso.