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Disegnando i "Manga" giapponesi tra passione e amicizia. Storia di Sofia e Maria da CVetrano

del 2016-07-21

Immagine articolo: Disegnando i "Manga" giapponesi tra passione e amicizia. Storia di Sofia e Maria da CVetrano

Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!recita “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Se queste due persone poi, sono unite anche da una passione, sicuramente lo scoccare delle quattro diventa un supplizio, ma Maria Errante e Sofia Costanzo, le due amiche protagoniste dell’ultima intervista di Castelvetranonews, fanno tesoro di ogni momento.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • Ed è proprio un momento propizio per parlare delle due quattordicenni amanti dei manga, visto che è stato reso noto in questi giorni che a novembre sarà ristampato il primo manga dedicato a Pokémon Rosso, Blu e Giallo, in occasione del ventesimo anniversario del brand.

    A beneficio di tutti i lettori il manga è un fumetto con uno stile ben definito d’origine giapponese, che si è diffuso in Italia intorno agli anni ’90, con la prolificazione di nuove leve di questo genere di illustrazione che trae precise ispirazioni e in genere ha toni fluo nella colorazione.

    Scopriamone di più con Sofia e Maria, raggiunte dalla nostra redazione per una intervista a due.

    Che scuola frequentate?

    M: Ho 14 anni. Frequento il Liceo Scientifico M.Cipolla (indirizzo linguistico)

    S: Anch’io ho quattordici anni e a settembre inizierò il mio primo anno al Liceo Scientifico, indirizzo linguistico.

    Vi reputate delle mangaka?

    M: Non proprio, sì so disegnarli ma non ho mai pubblicato un mio manga.

    S: No, non mi considero una mangaka, anche se disegnare fumetti nello stile giapponese è una cosa che mi piace tantissimo. Sono ancora alle prime armi, visto che sto ancora imparando le basi del fumetto giapponese. Per esempio, ci sono degli schemi da seguire per disegnare un personaggio e le proporzioni del corpo si basano su regole ben precise. Mi considererò una mangaka quando avrò perfezionato la tecnica.

    Come avete conosciuto i manga? In Italia sono abbastanza conosciuti?

     M: Quando ero piccola seguivo molti cartoni animati giapponesi  e poi ho scoperto che questi prendevano origine dai manga. Credo che siano abbastanza conosciuti in Italia...tra i più famosi abbiamo "Naruto", "Dragon Ball" e tanti altri.

    S: Il mio primo contatto con il mondo giapponese è avvenuto guardando i film di Miyazaki ("Il castello errante di Howl" e "La città incantata"). In seguito, ho cercato notizie su internet e ho scoperto che oltre agli anime (cioè i cartoni animati giapponesi) molto famosi sono anche i manga. In Italia sono molto conosciuti. Sono un sacco, per esempio, le fiere del fumetto: anche a Palermo ne viene organizzata una i primi giorni di settembre. Io ho conosciuto altri otaku (appassionati di anime e manga) grazie a gruppi su facebook dedicati all'argomento.

    Come nasce questa passione per i manga?

    M: Ho sempre apprezzato i manga e le rispettive tipologie di disegno  e allenandomi, ho cominciato a disegnarli fino al punto che non posso farne a meno.

    Avete sempre disegnato?

     M: Si, da quando ero piccola. Prediligo la tecnica dello sfumato e preferisco utilizzare le matite.

    S: Disegno da quando ero molto piccola. A dieci anni, al disegno si è aggiunta la passione per la pittura. Ho imparato le prime tecniche grazie alla pittrice castelvetranese Gianvita Catalano. Dopo, mi sono affidata agli insegnamenti della pittrice Lia Calamia. È solo da poco che mi dedico al disegno dei manga.

    Uso il carboncino per tracciare la figura e coloro con le matite e i pennarelli che sono più facili da usare nella tecnica dello sfumato, la mia preferita. Tra le mie passioni anche quella di dipingere con predilezione per falsi d'autore.

    Quali i vostri soggetti?

    M: A volte disegno personaggi di altri manga e a volte personaggi inventati da me.

    S: Disegno prendendo ispirazione dalle scene dei manga che mi piacciono di più. In questo modo posso esercitarmi e migliorare.

    Cosa volete esprimere?

    M: il loro significato più importante è l'eterna lotta tra il Bene e il Male. Quello che voglio esprimere io più che altro la speranza che sia sempre il Bene a vincere.

    S: Esistono diversi generi di manga. Alcuni sono destinati ad un pubblico di bambini e sono più leggeri. Altri hanno invece una morale e trattano temi attuali che fanno riflettere. Io non sono una mangaka, non ho mai creato un manga di mia iniziativa. I miei disegni finora sono solo stati degli esercizi.

    Vi iscriverete all'Accademia delle Belle Arti?

    M: No, in realtà preferirei concentrarmi nello studio delle lingue Orientali.

    S: Ancora è presto per prendere una decisione così importante sul mio futuro, però mi piacerebbe studiare disegno dopo il liceo, magari in una scuola di fumetto.

    Conoscete altri disegnatori manga?

    M: Ho qualche amica molto brava.

    S: Gli unici disegnatori di manga che conosco sono quelli che disegnano i manga che mi piacciono. Il mio preferito è Hajime Isayama.

    Descrivete il mondo dei manga

    M: il loro mondo si può paragonare al nostro con l'aggiunta di personaggi fantastici, guerrieri improbabili che vivono situazioni incredibili, io penso che però a differenza del nostro il loro è un mondo più colorato!

    S: Il mondo dei manga è complesso e io non lo conosco tutto. Quelli che leggo io fanno parte di due generi: shojo, per ragazze, e shonen, per ragazzi. Alcuni manga sono horror, altri d'avventura. Non è molto diverso dalla letteratura occidentale.

    Vorreste andare in Giappone?

    M: Si,certo!

    S: Mi piacerebbe andare in Giappone, anche perché lo ritengono un paese culturalmente avanti rispetto al nostro, e i giapponesi sono secondo me una popolazione molto intelligente. Appena sarò più grande e avrò le possibilità farò un viaggio lì.

    Quali sono le differenze tra manga e fumetto occidentale?

    M: Una delle differenze è che  ogni pagina dei fumetti occidentali contiene al massimo 9 vignette, invece nei manga le vignette non rispettano nessun limite e sono disposte in un modo più confusionario.Un'altra differenza è,ovviamente, la tipologia di disegno, visto che appartengono a due culture diverse.

    S: Non so molto di fumetti occidentali perché non li leggo. Gli unici fumetti occidentali che ho letto sono quelli di Topolino.

    Perchè gli occhi dei personaggi dei manga sono grandi?

    M: I giapponesi hanno gli occhi più piccoli dei nostri,quindi i personaggi hanno gli occhi grandi per rifare gli occhi tipici di noi occidentali. Comunque non tutti i personaggi dei manga hanno gli occhi grandi.

    S: Non è vero che tutti i personaggi dei manga e degli anime hanno gli occhi grandi. A volte hanno gli occhi grandi perché i personaggi devono esprimere dolcezza e innocenza. Questi personaggi compaiono più frequentemente negli shojo, il genere più conosciuto in Italia ("Lady Oscar", "Rossana", "Georgie", "Heidi").

    Personaggio preferito nella tradizione manga?

    M: Si,L Lawliet del manga/anime Death Note.

    S: I miei personaggi preferiti sono Eren Yeager e Levi Ackerman, di Shingeki No Kyojin (L'attacco dei giganti). Il manga è uno shonen che racconta uno scenario apocalittico, in cui l'umanità si ritrova a combattere contro i Titani. I due personaggi fanno parte della Legione Esplorativa che ha lo scopo di attaccare i Titani e scoprire il motivo della loro invasione.

    Ringraziamo Sofia e Maria per la disponibilità a raccontarci di questa loro passione, complimentandoci per la loro attitudine al disegno in genere e la particolare dedizione con cui hanno coltivato questo talento, augurando loro infine di poter perfezionarsi sempre di più

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    Effeviauto 6 gennaio 2025