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Appalti "strani" e opere insicure e vacillanti. Basterà il Codice degli Appalti a fare giustizia?

di: Andrea Amati - del 2016-05-11

Immagine articolo: Appalti "strani" e opere insicure e vacillanti. Basterà il Codice degli Appalti a fare giustizia?

Come se in Italia non avessimo ancora abbastanza complicazioni ecco che arriva il nuovo "Codice Appalti". Dal premier Renzi viene decantato come "Una riforma strutturale con regole semplici e meno astruse che chiude la strada alla corruzione".

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  • Per Renzi tutto è "strutturale" (e forse non ne capisce bene il significato), salvo però evitare di dire che sotto la soglia dei 5,2 milioni di euro, le amministrazioni potranno nominare commissari interni (quindi sarà maggiore la discrezionalità in mano ai dirigenti pubblici, proprio una cosa che mancava...), il che ovviamente porta a pensare che la corruzione verrà anche facilitata.

    Ecco che si fa avanti Raffaele Cantone dell'Anac, Autorità nazionale anticorruzione, a stilare subito una lista di linee guida.

    Uno dei nuovi criteri avrebbe dovuto essere "l'abolizione al massimo ribasso" (cosa che nella maggior parte die casi sino ad ora ha portato alla realizzzazione di opere insicure, vacillanti, implose su stesse (come non ricordare il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento crollato prima dell'inaugurazione) a favore dell' "offerta economicamente vantaggiosa rispetto a qualità/prezzo".

    Ovviamente si è trovato il sistema per arginare immediatamente qualcosa di buon senso:  l’offerta economicamente più vantaggiosa sarà applicata solo per le gare al di sopra di 1 milione di euro. Per di più vi è l'istituzione di una Commissione esaminatrice composta da esperti del settore, i cui commissari dovrebbero essere estratti a sorte da un elenco preparato dall'Anac.

    Ma la  regola vale solo per le gare di importo superiore  ai 5,2 milioni di euro, sotto tale cifra vengono nominati commissari interni.

    Storia trita e ritrita...si rivedranno i soliti amici degli amici tra i vincitori degli appalti. E questi sono già gli inghippi relativi alla fase di aggiudicazione, dove a causa dei meccanismi burocratici di cui sopra.

    A seguire, nella fase di esecuzione, si assisterà al solito lievitare dei costi ed allungamento dei tempi di consegna.  Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole...a meno che non si intenda istituire un organismo in grado di monitorare gli appalti dall'inizio alla fine.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025