Gibellina, minaccia di scioglimento se il bilancio non viene approvato
di: Vincenzo Di Stefano - (fonte: lasicilia.it) - del 2015-01-18
(ph. trapani.blogsicilia.it)
Di rinvio in rinvio. Con la minaccia dello scioglimento che pende sulla sua testa, il Consiglio comunale dibatte da un mese il bilancio di previsione 2014. Un bilancio giunto in aula accompagnato da un parere «non favorevole» del revisore dei conti (Margherita Fontana) e da uno «condizionato» del responsabile dell'Area Finanziaria (Ignazio Di Giovanni).
Un bilancio che la Giunta ha approvato solo il 22 novembre e che sarebbe viziato da una posta in entrata fittizia: i 740mila euro che dovrebbero arrivare nelle casse del Comune con la tassa sui rifiuti, approvata però oltre i termini di legge. «L'atto che istituisce la tariffa - ha precisato Nino Lanfranca - giuridicamente non è valido». Lo strumento finanziario sarebbe dunque in disequilibrio, «e quindi - sempre Lanfranca - non può essere votato perché viola il principio della veridicità». L'aula, una volta giunta la diffida del commissario «ad acta» inviato dalla Regione, nell'ultima seduta ha dichiarato la improcedibilità della delibera e il rinvio al 20 gennaio, giorno precedente a quello nel quale scatterebbe il commissariamento.
ll Consiglio ha così accettato le condizioni poste dal capogruppo dell'opposizione Nino Plaia, sintetizzabili nella richiesta di un emendamento, che deve essere predisposto dalla Giunta, che recuperi dal bilancio tutte le somme non spese al 31 dicembre e quelle disimpegnabili. Somme che dovrebbero confluire in un fondo per coprire parte del "buco" di 740mila euro
«Dai conteggi che ho fatto - ha chiarito Plaia - dovremmo recuperare 300mila euro». Una posizione, quella di Plaia, più morbida rispetto a quella dell'altro grande accusatore del sindaco: l'ex capogruppo della maggioranza Nino Lanfranca. Il quale, alla fine, si è piegato alla mozione sottoscritta da tutti i consiglieri.