Partanna, no alla variazione di bilancio in Consiglio, polemiche e accuse a distanza
di: Comunicato Stampa - del 2025-06-17

(ph. partannalive)
Nella seduta di Consiglio Comunale a Partanna di ieri sera, abbiamo assistito - scrivono il Sindaco e la Giunta Comunale, ed i Consiglieri Comunali Accardo, Raccagna, Sparacia, Li Causi, ad un atto di grave irresponsabilità politica senza precedenti. La minoranza consiliare, ancora una volta con il supporto di due consiglieri della maggioranza, ha detto NO ad una variazione di bilancio storica, frutto di mesi di lavoro, concertazione e visione per il futuro della nostra città.

Questa variazione, fortemente voluta dall'Amministrazione e basata anche sulle richieste avanzate dalla minoranza consiliare in questi due anni, rappresentava un'occasione fondamentale per andare incontro ai bisogni dei nostri cittadini.
Con il loro voto di astensione, tra le tante cose, hanno detto NO:

100 mila euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche;
150 mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade urbane ed extraurbane;
200 mila euro per l'ampliamento del cimitero comunale;
215 mila euro per la manutenzione delle fognature;
100 mila euro per interventi di pubblica illuminazione;
25 mila euro per incarichi esterni destinati principalmente alla redazione del piano di protezione civile.
Con il loro voto, - scrivono il Sindaco e la Giunta Comunale, ed i Consiglieri Comunali Accardo, Raccagna, Sparacia, Li Causi, hanno mortificato la dignità delle persone con disabilità che da anni aspettano interventi in questa direzione e per i quali l'Amministrazione si era adoperata, già a dicembre 2024, con il necessario atto di approvazione del Piano di Abbattimento alle Barriere Architettoniche;
Impedito la sistemazione di diverse strade urbane ed extraurbane, da anni in stato di abbandono e che necessitano di interventi urgenti;
Impedito l'aumento di aree disponibili per le sepolture, nonostante le tantissime richieste da parte dei cittadini che, da anni, risultano inevase;
Impedito la sistemazione delle fognature di zone nevralgiche del nostro territorio (es. il viale d'Italia), la sistemazione di svariate caditoie stradali e l’effettuazione di interventi di riparazione alla rete idrica;
Impedito di agire su zone e quartieri al buio, che rappresentano un rischio anche per la sicurezza dei nostri cittadini. Ad esempio, la nostra piazza principale o una parte di contrada montagna, continueranno a restare al buio;
Impedito la redazione del piano di protezione civile, sollecitato già diverse volte in questi anni dal Dipartimento Regionale.
La mancata redazione può portare al commissariamento da parte dell'Assessorato agli Enti Locali e al non accesso ad eventuali fondi e finanziamenti fino all'adozione dello stesso.
Con il loro voto, tra le varie cose, hanno di fatto bloccato:
Il trasferimento di 170 mila euro per il progetto dedicato alle persone con lo spettro autistico;
Il finanziamento di 150 mila euro per il ripristino della pubblica illuminazione di via Castelvetrano;
La costituzione del Fondo salario accessorio per i dipendenti comunali;
Trasferimenti di fondi PNRR;
Il pagamento immediato degli scrutatori che hanno garantito lo svolgimento del referendum;
La concessione di un contributo economico, pari a 4.500 euro, per l'organizzazione del Rally Valle del Belìce;
Le somme per garantire la continuità del servizio di ripresa audio-video delle sedute di Consiglio Comunale.
Coloro che non hanno approvato la proposta non hanno considerato che il blocco dei trasferimenti, pari complessivamente a 587 mila euro, arreca un enorme danno erariale all’Ente e impedisce l’utilizzo di risorse a favore del territorio e della collettività. E tutto questo, perché è successo? Presto detto: perché 6 componenti della maggioranza hanno sostenuto il no a due emendamenti proposti dalla minoranza, della complessiva somma di 100 mila euro (70 mila euro per strade e 30 mila per automezzi comunali che si sarebbero potuti tranquillamente prevedere in successivo momento), la cui applicazione avrebbe fatto fallire, nel suo complesso, il progetto dell'ampliamento del cimitero proposto e motivato ampiamente dalla Giunta e ritenuto non più posticipabile.