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Santa Ninfa, interrogazione dell'opposizione su affidamento incarico gestione servizi postali

di: Comunicato Stampa - del 2025-03-03

Immagine articolo: Santa Ninfa, interrogazione dell'opposizione su affidamento incarico gestione servizi postali

L'amministrazione comunale di Santa Ninfa rispetta i principi di legalità e moralità nell'affidamento di appalti e servizi pubblici? Questo il senso dell'interrogazione che il gruppo consiliare di opposizione «Insieme per Santa Ninfa» (che ha la maggioranza relativa in aula) ha presentato nell'ultima seduta consiliare. A dare la stura all'interrogazione è stata la notizia, diffusa il mese scorso da diversi organi di informazione, dei vari precedenti penali del mazarese Donato Giglio, titolare della società «Blitz servizi postali», che nel luglio dell'anno scorso ha ottenuto, dal Comune, un affidamento diretto per la gestione del servizio di affrancatura, raccolta e recapito degli atti dell'ente. Un affidamento sul quale l'opposizione consiliare aveva già allora voluto vederci chiaro perché lo riteneva uno spreco di soldi pubblici.

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  • L'opposizione, dopo aver elencato alcuni dei precedenti penali, per reati anche gravi, di Giglio (si va dal furto alle lesioni personali, dalla resistenza a pubblico ufficiale alle molestie), ha anzitutto chiesto al sindaco se l'amministrazione e gli uffici del Comune sono a conoscenza dei precedenti penali del titolare della «Blitz servizi postali». Poi ha chiesto se, «qualora l'amministrazione e gli uffici ne fossero a conoscenza, se tali precedenti penali, con le relative condanne definitive, siano o meno ostativi a contrarre con la pubblica amministrazione».

    I consiglieri hanno quindi ricordato che l'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione, «ha chiarito che ai fini della partecipazione alle gare per l'affidamento di appalti pubblici sono richiesti dalla legge (nello specifico dall'articolo 80 del Codice dei contratti pubblici) requisiti generali di moralità, che spetta alla stazione appaltante verificare, accertando l'integrità e l'affidabilità del concorrente». La stessa Anac ha altresì sottolineato che «costituisce motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione, la condanna con sentenza definitiva o un decreto penale di condanna divenuto irrevocabile». Di condanne sul groppone, Giglio ne ha infatti svariate: nel 2022 è stato peraltro raggiunto da una ordinanza del magistrato di sorveglianza di Trapani che ne aveva disposto la libertà controllata.

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  • L'opposizione non si è fermata e, nel chiudere l'atto ispettivo, ha affondato il colpo: «Infine, con riguardo alle fattispecie previste dall'articolo 80 del Codice dei contratti pubblici, il quale nel caso i precedenti penali non rappresentino cause di esclusione automatica dalla gara, ma presuppongono una valutazione discrezionale della stazione appaltante sull'incidenza della condotta e sulla integrità ed affidabilità dell'operatore, si chiede se questa valutazione discrezionale, nel caso del titolare della "Blitz servizi postali", sia stata effettuata dal dirigente che ha firmato l'affidamento».

    In sostanza, è stato il senso del ragionamento dell'opposizione, il dirigente, seguendo la legge, avrebbe dovuto motivare l'atto di affidamento di un servizio pubblico ad un soggetto gravato da precedenti penali; passaggio che invece il dirigente non ha fatto.

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